giovedì 10 luglio 2014

Bene riduzione SIN Bagnoli, attirerà maggiori investimenti privati


Il Ministero dell’Ambiente ha dato parere positivo alla riperimetrazione del Sito di Interesse Nazionale Coroglio- Bagnoli di Napoli. Dopo un lungo iter burocratico, l’area viene così ridotta da 1.000 a meno di 250 ettari. Il che significa snellimento delle procedure e maggiori possibilità di recupero e valorizzazione.

E’ opportuno sottolineare che i SIN non sono altro che aree contaminate molto estese, considerate dallo Stato Italiano molto pericolose, che necessitano di interventi di bonifica per evitate danni ambientali e sanitari. I siti individuati dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio originariamente erano 57 a livello nazionale mentre sono stati poi ridotti a 39 ad inizio 2013.

Ritornando a Napoli, con la riduzione del SIN Coroglio- Bagnoli, finalmente si mette fine a quello che, da anni, costituiva uno dei principali freni agli investimenti nell’area occidentale. Grazie alla significativa riduzione del suo perimetro, infatti, si delineano notevoli prospettive strategiche, che potrebbero rappresentare l’inizio di un vero programma di riqualificazione e rigenerazione urbana del territorio bagnolese.

I Programmi di rigenerazione urbana riguardano una serie di aspetti, non solo “fisici” ed “architettonici, ma anche di natura culturale, sociale, economica ed ambientale. L’obiettivo è promuovere un significativo e tangibile incremento della qualità della vita, sempre nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale. Tali programmi prospettano una “comunità attenta e consapevole” in cui “l’identità si radica nella storia, opera nel presente, ma guarda al futuro”. Insomma, non solo recupero e riqualificazione, ma soprattutto un cambiamento profondo. Certo, “le problematiche del contesto” non mancano, pensiamo solo alla criminalità o alla poca efficacia delle istituzioni in determinate dinamiche, ma serve coraggio. Perché puntare su questo tipo di interventi significherebbe dare nuova linfa vitale al territorio, che allo stesso tempo potrebbe diventare un asset da cui partire per rilanciare l’intera area di Bagnoli.

Grazie alla convenzione tra la Fondazione Troncone, che da anni lavora a programmi di urbanizzazione e trasformazione dei centri urbani, e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Federico II è stato così possibile riprendere il piano di ridefinizione del perimetro del SIN. Il Comune di Napoli e la Regione Campania poi, hanno potuto chiedere al Ministero dell’Ambiente di valutare la fattibilità del piano, a cui nei giorni scorsi è stato dato il via libera.

Ora nelle zone svincolate dall’area SIN, non più sottoposte ad una serie di vincoli e procedure complesse, che rallentavano ogni iniziativa pubblica o privata, si potranno creare maggiori opportunità di sviluppo ed interventi mirati a migliorare la vivibilità cittadina.
di David Lebro

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