Dura protesta degli operatori del Consorzio mercato ittico di Napoli. Un folto gruppo, infatti, si è incatenato al cancello della struttura di piazza Duca degli Abruzzi per protestare contro le lungaggini burocratiche in cui sembrano impantanati. Il tempo delle attese è finito. Non si può più pensare di continuare a rimandare una situazione che si sarebbe potuta risolvere in pochi mesi, con ovvie ripercussioni occupazionali ed economiche per gli operatori del settore ittico.
Il lungo percorso politico-amministrativo per salvare il mercato ittico cittadino è iniziato ormai quasi due anni fa, quando il Consiglio comunale si è espresso per la salvaguardia della destinazione d’uso dello storico edificio di Cosenza. Successivamente, l’Amministrazione comunale per volontà del Sindaco e grazie agli sforzi e all’impegno dell’Assessore Panini, ha così previsto il trasferimento temporaneo delle attività degli operatori ittici al CAAN di Volla, per l’adeguamento funzionale della struttura alle prescrizioni dell’ASL. Una volta definiti poi i rapporti tra Comune, operatori ittici e lo stesso CAAN, diventato gestore della struttura di piazza Duca degli Abruzzi, si sarebbe dovuto poi procedere alle ultime operazioni necessarie alla totale messa in sicurezza dell’edificio per far rientrare, in tempi rapidi, gli operatori dell’ittico ma, ad oggi, tutto sembra di nuovo impantanarsi nei meandri della burocrazia.
Il Presidente del CAAN, a cui spetta la definizione dell’ultimo step per la programmazione dei restanti lavori, non faccia dunque passare altro tempo prezioso e passi dalle parole ai fatti, perché non solo gli operatori stanno subendo forti perdite a causa dello spostamento delle loro attività a Volla ma, continuando a non avere certezze sui tempi di rientro, corrono il rischio di ritrovarsi una struttura, attualmente già occupata da abusivi, in condizioni peggiori di quella che avevano lasciato. Della serie oltre il danno, anche la beffa.
Il Presidente del CAAN, a cui spetta la definizione dell’ultimo step per la programmazione dei restanti lavori, non faccia dunque passare altro tempo prezioso e passi dalle parole ai fatti, perché non solo gli operatori stanno subendo forti perdite a causa dello spostamento delle loro attività a Volla ma, continuando a non avere certezze sui tempi di rientro, corrono il rischio di ritrovarsi una struttura, attualmente già occupata da abusivi, in condizioni peggiori di quella che avevano lasciato. Della serie oltre il danno, anche la beffa.
di David Lebro
Nessun commento:
Posta un commento