di David Lebro
Un modo barbaro e fallimentare di portare avanti trattative e concertazioni, questo è l’atteggiamento che ha contraddistinto Lorenzo Diana nella gestione della problematica del mercato ittico di Napoli, mercato che, a quanto pare, neanche questo Natale ritornerà nella storica sede di Duca degli Abruzzi.
Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni dal Sindaco e dall’Assessore Panini e le chiare indicazioni del Consiglio comunale sul rientro, in tempi brevi, dei mercatali nella loro originaria struttura, c’è da registrare un comportamento totalmente negativo da parte del Presidente Diana, non curante di qualsiasi sistema di relazioni istituzionali. Risultano quasi incredibili, infatti, le pretese che, nel corso della chiusura della mediazione, Diana ha avanzato ai mercatali, proponendo formule contrattuali del tutto atipiche, come l’assurda richiesta di procedere allo scomputo dei lavori dal canone accessorio solo a partire dal terzo anno, di avere come deposito cauzionale sul contratto ben 4 mensilità, a differenza delle 2 di solito richieste o, in relazione alla durata, di non assumere la formula del “6 più 6” fermandosi solo ai primi 6 anni. Insomma, sembra proprio che il Presidente Diana invece di favorire il rientro si stia impegnando al massimo per ostacolarlo e proseguire una trattativa senza fine.
Il sindaco dovrebbe intervenire al più presto per rimuovere ogni difficoltà che, di volta in volta, il Presidente Diana pretestuosamente solleva e impegnarsi a sanare questa logorante e scandalosa situazione che si è venuta a determinare negli ultimi 2 anni. Si, perché è opportuno ricordare, che la “vicenda” del mercato ittico a tanto risale e la lunga battaglia portata avanti dal Consiglio comunale lo testimonia.
Come dimenticare la commozione dell’Aula consiliare di via Verdi nonché quella dei mercatali tutti, il giorno in cui è stato approvato l’importante Ordine del giorno, condiviso da tutti i consiglieri, con il quale si stabiliva che non sarebbe mutata la destinazione d'uso della struttura di Duca degli Abruzzi a mercato del pesce fresco. In quell’atto venne sancito, inoltre, che si sarebbe provveduto alla sua completa riattazione secondo le prescrizioni dell'ASL, dando la momentanea disponibilità agli operatori, per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori, di poter usufruire delle strutture messa a disposizione dal CAAN di Volla. Con tale documento si confermava, infine, la necessità di continuare ad utilizzare il tavolo tecnico come strumento di confronto e concertazione tra le parti con l’obiettivo di ottimizzare tempi e snellire procedure. Ad oggi, purtroppo, non resta che registrare il fatto che, non solo nonostante lo sforzo di tutti, Il Presidente Diana continua ad ostacolare il percorso di ritorno degli operatori del mercato ittico di Napoli nella loro sede di piazza Duca degli Abruzzi, ma cerca anche di allungare inesorabilmente i tempi, non curante delle difficoltà e dei problemi di un settore, come quello dell’ittico, trainante per l’intera economia cittadina.
Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni dal Sindaco e dall’Assessore Panini e le chiare indicazioni del Consiglio comunale sul rientro, in tempi brevi, dei mercatali nella loro originaria struttura, c’è da registrare un comportamento totalmente negativo da parte del Presidente Diana, non curante di qualsiasi sistema di relazioni istituzionali. Risultano quasi incredibili, infatti, le pretese che, nel corso della chiusura della mediazione, Diana ha avanzato ai mercatali, proponendo formule contrattuali del tutto atipiche, come l’assurda richiesta di procedere allo scomputo dei lavori dal canone accessorio solo a partire dal terzo anno, di avere come deposito cauzionale sul contratto ben 4 mensilità, a differenza delle 2 di solito richieste o, in relazione alla durata, di non assumere la formula del “6 più 6” fermandosi solo ai primi 6 anni. Insomma, sembra proprio che il Presidente Diana invece di favorire il rientro si stia impegnando al massimo per ostacolarlo e proseguire una trattativa senza fine.
Il sindaco dovrebbe intervenire al più presto per rimuovere ogni difficoltà che, di volta in volta, il Presidente Diana pretestuosamente solleva e impegnarsi a sanare questa logorante e scandalosa situazione che si è venuta a determinare negli ultimi 2 anni. Si, perché è opportuno ricordare, che la “vicenda” del mercato ittico a tanto risale e la lunga battaglia portata avanti dal Consiglio comunale lo testimonia.
Come dimenticare la commozione dell’Aula consiliare di via Verdi nonché quella dei mercatali tutti, il giorno in cui è stato approvato l’importante Ordine del giorno, condiviso da tutti i consiglieri, con il quale si stabiliva che non sarebbe mutata la destinazione d'uso della struttura di Duca degli Abruzzi a mercato del pesce fresco. In quell’atto venne sancito, inoltre, che si sarebbe provveduto alla sua completa riattazione secondo le prescrizioni dell'ASL, dando la momentanea disponibilità agli operatori, per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori, di poter usufruire delle strutture messa a disposizione dal CAAN di Volla. Con tale documento si confermava, infine, la necessità di continuare ad utilizzare il tavolo tecnico come strumento di confronto e concertazione tra le parti con l’obiettivo di ottimizzare tempi e snellire procedure. Ad oggi, purtroppo, non resta che registrare il fatto che, non solo nonostante lo sforzo di tutti, Il Presidente Diana continua ad ostacolare il percorso di ritorno degli operatori del mercato ittico di Napoli nella loro sede di piazza Duca degli Abruzzi, ma cerca anche di allungare inesorabilmente i tempi, non curante delle difficoltà e dei problemi di un settore, come quello dell’ittico, trainante per l’intera economia cittadina.
Nessun commento:
Posta un commento