lunedì 3 novembre 2014

Città metropolitana: presentata prima bozza regolamento

di David Lebro

In questi giorni abbiamo assistito alla prima seduta consiliare della Città Metropolitana di Napoli, il nuovo Ente che, per effetto della legge Delrio ha sostituito la Provincia partenopea. Ma cos’è la legge Delrio? E’ la cosiddetta legge 56 del 7 aprile 2014 che, nello spirito di riordino e semplificazione degli Enti Locali, ridisegna confini e competenze delle amministrazioni.

Il territorio della Città metropolitana coincide con quello della “ex Provincia”, ma il comma 6 della Legge prevede tuttavia, per i Comuni delle Province limitrofe, la possibilità di aderire ad una Città metropolitana, previo parere positivo della relativa Regione. Una delle novità più rilevanti riguarda senz’altro il fatto che viene abolita completamente la vecchia modalità di elezione dei consigli e delle giunte provinciali, diventando elezioni di secondo livello. In pratica non sono più i cittadini a votare e ad eleggere direttamente i propri rappresentati, ma i sindaci e i consiglieri che rientrano nell’area metropolitana.

In particolare, i nuovi organi della Città Metropolitana sono:

  • il Sindaco metropolitano che di diritto è il Sindaco del Comune capoluogo,
  • il Consiglio metropolitano, eletto a suffragio ristretto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della Città Metropolitana,
  • la Conferenza metropolitana, composta dal Sindaco metropolitano e da tutti i sindaci dei 92 Comuni appartenenti alla Città Metropolitana.
 
Il Consiglio è l’organo di indirizzo e controllo, che approva regolamenti, piani, programmi e può adottare o meno gli atti sottoposti dal Sindaco metropolitano. Ha anche potere di proposta dello statuto e poteri decisori finali per l’approvazione del bilancio.

La Conferenza metropolitana invece è competente per l’adozione dello statuto e ha potere consultivo per l’approvazione dei bilanci. Lo statuto può attribuirle poi altri poteri propositivi e consultivi.

Ritornando a Napoli, l’obiettivo, a questo punto, è sicuramente mettersi al lavoro, cercando di ottimizzare il più possibile i tempi. Fortunatamente, nel corso della prima seduta è già stata presentata una prima bozza di regolamento provvisorio per il funzionamento del Consiglio metropolitano. Un punto di partenza per iniziare subito a disciplinare tempi, modi, strumenti e attività da svolgere in questa fase costituente. Indubbiamente, favorire la coesione istituzionale nel processo di costruzione del nuovo Ente e condividere con tutte le forze politiche e sociali la redazione dello Statuto devono essere gli obiettivi principali, ma per andare in questa direzione bisogna lavorare tutti insieme, sin dal primo momento, nel rispetto di tutte le sensibilità esistenti. Anche con chi non ha trovato degna rappresentanza in Aula e con tutte le parti sociali, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria che vogliono offrire il proprio contributo. Solo ascoltando e coinvolgendo tutti si potrà far sì che i cittadini si sentano davvero partecipi nella costruzione di questo nuovo organismo, lo considerino realmente uno strumento operativo efficace e, soprattutto, capace di intercettare i bisogni del territorio.

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