di Francesco Spisso
Febbraio è il mese tanto atteso dagli innamorati. Il 14, festa di S. Valentino, è il giorno in cui si festeggia l'amore. I negozi e le strade si vestono a festa: fiori, cuori, dolci e deliziosi pupazzi contribuiscono a creare un'atmosfera allegra e variopinta.
La festa è oggi conosciuta e festeggiata nella maggior parte del mondo e probabilmente nel IV secolo avrebbe sostituito la festa pagana dei Lupercalia in onore del dio Lupercus. Secondo una leggenda narrata da Ovidio, al tempo di re Romolo si verificò un periodo di sterilità nelle donne. Uomini e donne supplicarono Giunone, la quale rispose che le donne dovevano essere penetrate da un sacro caprone; le donne ovviamente rimasero sbigottite da tale rivelazione ma un augure etrusco diede all'oracolo una più semplice interpretazione: sacrificò un capro e colpì le schiene delle donne tagliando con delle strisce di pelle dell'animale e dopo dieci mesi lunari le donne partorirono.
Una leggenda narra che nel 270 D. C l’Imperatore Claudio II ospitò il vescovo Valentino a Roma per tentare di convincerlo a convertirsi al paganesimo, ma il suo rifiuto fu causa della sua condanna a morte. Si narra inoltre che in prigione Valentino si innamorò della figlia cieca del guardiano e che miracolò la fanciulla ridonandole la vista.
I primi a provvedere alla diffusione della tradizione di S. Valentino furono i monaci benedettini, custodi della basilica dedicata al santo in Terni, i quali la fecero conoscere in Italia, in Francia e in Inghilterra attraverso i loro monasteri.
Una curiosità: in Brasile il giorno degli innamorati non si festeggia il 14 febbraio, bensì il 12 giugno, giorno che precede la ricorrenza di Sant’Antonio, considerato il protettore dei matrimoni. In questo giorno ogni ragazza in cerca di marito porta con sé una statuetta del Santo, sperando di veder realizzato il proprio desiderio.
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La Divina Commedia V Canto dell'Inferno - l'incontro con Paolo e Francesca |
Non in tutti i Paesi del mondo San Valentino è una festività ben vista, soprattutto per ragioni religiose. In Russia ed in alcuni stati dell’ex Unione Sovietica la ricorrenza è considerata non attinente ad alcuna festività ufficiale ortodossa.
L’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli ha lanciato l’iniziativa “La notte degli innamorati” e tra le Istituzioni culturali della Città anche la Biblioteca Nazionale ha organizzato la mostra “Amor che ne la mente mi ragiona. Storie d'amore nei secoli” (14-28 febbraio 2015). Documenti e immagini appartenenti alla Biblioteca costituiscono un vero e proprio excursus tra le storie d’amore di tutti i tempi. Dalla raffigurazione di coppie classiche come Ettore e Andromaca e Enea e Didone, si passa a quella dell'amore medievale di Paolo e Francesca attraverso un prezioso manoscritto della Divina Commedia e le principali liriche petrarchesche. L’amore del periodo rinascimentale è rievocato da suggestive edizioni illustrate dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso. L’amore nel Settecento è testimoniato dalle commedie di Goldoni e i melodrammi di Metastasio. Infine i documenti musicali, arricchiti dai versi di Salvatore Di Giacomo e da immagini che rievocano il teatro e il cinema del primo ‘900, ci configurano il concetto dell’amore nell’Ottocento e nel Novecento.
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