di Teresa Uomo
Grande successo per il nuovo libro di Luciano De Crescenzo “Stammi felice”, un genere filosofico edito da Mondadori. L’autore prova a spiegare cos’è la felicità e, attraverso un po’ di filosofia in chiave napoletana, qual è il segreto per riuscire a vivere relativamente bene. L’ultimo lavoro di De Crescenzo ci offre la possibilità di scoprire che essere felici è una cosa seria, ci si deve impegnare e bisogna anche affrontare grandi sacrifici. Insomma, la felicità esiste davvero, bisogna solo essere in grado di afferrarla.
Luciano De Crescenzo, il filosofo più amato e letto d’Italia -40 i libri pubblicati e tradotti in 21 lingue- è conosciuto da tutti come regista di commedie che hanno come tema la città di Napoli e come celebre scrittore di saggi incentrati sulla filosofia e mitologia greca. Ingegnere, sceneggiatore, attore e regista, ha esordito come scrittore nel 1977 con Così parlò Bellavista. Nelle sue opere, tutte edite Mondadori, è da notare il dileggio con cui De Crescenzo affronta le varie tematiche e la capacità di creare un collegamento tra il mondo moderno e quello antico.
Da Pascal a Socrate, Platone, Epicuro, Seneca, Sant’Agostino, San Tommaso, Nietzsche, e persino Totò. De Crescenzo immagina di partecipare ad un Simposio, una pratica conviviale dove i commensali bevono vino, intonano canti e si dedicano ad intrattenimenti di vario genere e valenti conversazioni. Qui osserviamo questi “amici” filosofi/pensatori a discutere o litigare tra loro sul tema della felicità. Ognuno ha una diversa visione. Ognuno ha una diversa concezione. C’è chi dice che dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo perché i beni materiali non ci rendono felici. C’è, invece, chi pensa che sia impossibile capire davvero se qualcuno sia felice o meno: la felicità è qualcosa di intrinseco da poter essere compreso soltanto da chi la prova. Anche il filosofo pessimista Arthur Schopenhauer, per il quale “la vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia passando per l'intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia”, ci dice che vivere una vita felice è impossibile, al massimo possiamo impegnarci per evitare qualche dolore.
In questo suo libro, dunque, l’autore esalta il pensiero dei filosofi e lo spiega a modo suo – attraverso la filosofia – mostrandoci la via per una vita più felice. Un tema molto discusso, anche perché la felicità non è un qualcosa che va ricercata a tutti i costi come se fosse una meta da raggiungere, ma piuttosto una condizione che dipende soltanto da noi stessi, indipendentemente da quello che possiamo avere o meno. Non bisogna pensare, però, che la felicità debba per forza essere accompagnata dalla ricchezza, dal successo e dal piacere. Anche perché lo stesso scrittore Gabriele D’Annunzio disse: “non ho mai avuto un attimo di felicità in tutta la mia vita di piacere”.
Luciano De Crescenzo, il filosofo più amato e letto d’Italia -40 i libri pubblicati e tradotti in 21 lingue- è conosciuto da tutti come regista di commedie che hanno come tema la città di Napoli e come celebre scrittore di saggi incentrati sulla filosofia e mitologia greca. Ingegnere, sceneggiatore, attore e regista, ha esordito come scrittore nel 1977 con Così parlò Bellavista. Nelle sue opere, tutte edite Mondadori, è da notare il dileggio con cui De Crescenzo affronta le varie tematiche e la capacità di creare un collegamento tra il mondo moderno e quello antico.
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La copertina dell'ultimo libro di Luciano De Crescenzo |
In questo suo libro, dunque, l’autore esalta il pensiero dei filosofi e lo spiega a modo suo – attraverso la filosofia – mostrandoci la via per una vita più felice. Un tema molto discusso, anche perché la felicità non è un qualcosa che va ricercata a tutti i costi come se fosse una meta da raggiungere, ma piuttosto una condizione che dipende soltanto da noi stessi, indipendentemente da quello che possiamo avere o meno. Non bisogna pensare, però, che la felicità debba per forza essere accompagnata dalla ricchezza, dal successo e dal piacere. Anche perché lo stesso scrittore Gabriele D’Annunzio disse: “non ho mai avuto un attimo di felicità in tutta la mia vita di piacere”.
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