di Danilo D'Aponte
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Schema assunzioni 2015-2016 |
Novità in vista per l'istruzione in Campania, la direzione regionale ha infatti messo in calendario, per un periodo che andrebbe da fine novembre ai primi quindici giorni di dicembre, l'assunzione di circa seimila precari, che vedrebbero, probabilmente già dai primi giorni dell'anno, la fine di anni travagliati con la firma di un contratto a tempo indeterminato.
Nonostante il clima polemico che circola sulla legge 107, al di la' delle circostanze che di recente avevano costretto moltissimi insegnanti a trasferirsi al Nord o al Centro per l'assunzione della cattedra, parte adesso la fase "C", che tradotto significa un investimento a larga scala, ovvero cinquantamila insegnanti assunti a tempo indeterminato.
Luisa Franzese, direttore scolastico della Regione Campania ha varato il piano, su direttive fornite dal Miur, ripartendo 6005 nuovi docenti, di cui 2689 alle superiori, 1815 alle elementari e 810 alle medie. C'è posto anche per 691 nuovi insegnanti di sostegno, destinati per di più alle scuole superiori che, storicamente, sono le più "povere" in tal senso.
Se invece vogliamo farne un discorso di "provincia" è ovviamente Napoli a beneficiare del grosso del dispiegamento di nuove "forze lavoro": 3398 docenti su 6005, distribuiti in maniera proporzionale a quanto detto sopra, tra elementari, medie, superiori e insegnanti di sostegno.
Alla base di tutto ci sono calcoli, al momento approssimativi, che sono largamente influenzati dall'offerta formativa delle singole scuole. Per esempio, c'è molta richiesta di insegnanti di matematica, materia dove deficiano molto la maggioranza degli studenti. C'è poi anche molta richiesta di insegnanti di lingue, con l'Inglese, ovviamente, a farla da padrona, e a seguire Francese e Tedesco, ma solo marginalmente (al contrario di quanto invece avviene al Nord, dove è richiestissimo, anche per motivi geografici).
Sono invece le Discipline economiche e giuridiche quelle che beneficeranno dei maggiori innesti, seguiti a ruota da Inglese ed Educazione artistica (per le scuole medie). Agli istituti scolastici non resta che attendere dal 12 al 20 novembre per vedersi comunicare i potenziamenti a loro destinati.
Questa fase "C" va ovviamente letta nell'ottica di dar seguito a quanto stabilito dalla Corte di giustizia europea che aveva condannato l'Italia per i troppi precari del settore scolastico. È ancora fresca nella nostra memoria la polemica scaturita dalle "migrazioni" in massa di docenti che, anche in virtù di un maggior punteggio nelle graduatorie, si sono visti costretti ad accettare cattedre a centinaia e centinaia di km di distanza in una sorta di "fuga di cervelli" del nuovo millennio.
Nonostante il clima polemico che circola sulla legge 107, al di la' delle circostanze che di recente avevano costretto moltissimi insegnanti a trasferirsi al Nord o al Centro per l'assunzione della cattedra, parte adesso la fase "C", che tradotto significa un investimento a larga scala, ovvero cinquantamila insegnanti assunti a tempo indeterminato.
Luisa Franzese, direttore scolastico della Regione Campania ha varato il piano, su direttive fornite dal Miur, ripartendo 6005 nuovi docenti, di cui 2689 alle superiori, 1815 alle elementari e 810 alle medie. C'è posto anche per 691 nuovi insegnanti di sostegno, destinati per di più alle scuole superiori che, storicamente, sono le più "povere" in tal senso.
Se invece vogliamo farne un discorso di "provincia" è ovviamente Napoli a beneficiare del grosso del dispiegamento di nuove "forze lavoro": 3398 docenti su 6005, distribuiti in maniera proporzionale a quanto detto sopra, tra elementari, medie, superiori e insegnanti di sostegno.
Alla base di tutto ci sono calcoli, al momento approssimativi, che sono largamente influenzati dall'offerta formativa delle singole scuole. Per esempio, c'è molta richiesta di insegnanti di matematica, materia dove deficiano molto la maggioranza degli studenti. C'è poi anche molta richiesta di insegnanti di lingue, con l'Inglese, ovviamente, a farla da padrona, e a seguire Francese e Tedesco, ma solo marginalmente (al contrario di quanto invece avviene al Nord, dove è richiestissimo, anche per motivi geografici).
Sono invece le Discipline economiche e giuridiche quelle che beneficeranno dei maggiori innesti, seguiti a ruota da Inglese ed Educazione artistica (per le scuole medie). Agli istituti scolastici non resta che attendere dal 12 al 20 novembre per vedersi comunicare i potenziamenti a loro destinati.
Questa fase "C" va ovviamente letta nell'ottica di dar seguito a quanto stabilito dalla Corte di giustizia europea che aveva condannato l'Italia per i troppi precari del settore scolastico. È ancora fresca nella nostra memoria la polemica scaturita dalle "migrazioni" in massa di docenti che, anche in virtù di un maggior punteggio nelle graduatorie, si sono visti costretti ad accettare cattedre a centinaia e centinaia di km di distanza in una sorta di "fuga di cervelli" del nuovo millennio.
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