di Danilo D'Aponte
A partire dalla fine di marzo 2016 Napoli vedrà rimpolpare il suo parco aeromobili Airbus A319 per quanto concerne la compagnia olandese. Saranno 7 le nuove destinazioni di cui beneficerà l'aeroporto napoletano, con mete italiane e europee.
Ciò avviene dopo circa un anno dalla decisione di rendere la Regione Campania fondamentale per la crescita dell'azienda sul territorio. La cosa si rifletterà nell'assunzione di circa 100 persone tra piloti e assistenti di volo, dopo un lungo processo di selezione. Sono circa 13 i milioni di viaggiatori quelli che hanno scelto questa compagnia dal suo insediamento nel 2000, e quindi la crescita continua contando, da aprile 2016, di trasportare circa 2,2 milioni di passeggeri, che equivalgono indirettamente a 220 posti di lavoro, figli della maggiore spesa di ogni turista, come già registrato in operazioni simili nel recente passato.
Ciò avviene dopo circa un anno dalla decisione di rendere la Regione Campania fondamentale per la crescita dell'azienda sul territorio. La cosa si rifletterà nell'assunzione di circa 100 persone tra piloti e assistenti di volo, dopo un lungo processo di selezione. Sono circa 13 i milioni di viaggiatori quelli che hanno scelto questa compagnia dal suo insediamento nel 2000, e quindi la crescita continua contando, da aprile 2016, di trasportare circa 2,2 milioni di passeggeri, che equivalgono indirettamente a 220 posti di lavoro, figli della maggiore spesa di ogni turista, come già registrato in operazioni simili nel recente passato.
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Un velivolo della compagnia EasyJet |
Amsterdam, Barcellona, Minorca, Cagliari, Praga e Vienna, oltre a Lione, raggiungibile già dal 16 dicembre 2015, sono le nuove tappe che si aggiungono alle 25 attuali e saliranno a 7 i paesi europei raggiunti da Napoli. Aumenteranno del 20% i voli settimanali, e ogni giorno ci saranno circa 25 voli per lo scalo napoletano, con alcune tratte, come quella di Parigi, che diverranno a cadenza giornaliera. Cosa simile sarà fatta per la stagione estiva 2016, dove Corfù e Mikonos e un collegamento settimanale aggiuntivo verso Ibiza e Spalato rafforzeranno l'offerta del periodo.
«La crescita del nostro investimento con più destinazioni, più aeroplani e più equipaggi basati a Napoli, è un modo concreto per celebrare il successo delle nuove operazioni presso l’aeroporto Capodichino [...] Siamo un partner del territorio e con questo investimento, ancora una volta superiore ai livelli medi dell’industria, contribuiremo anche l’anno prossimo a imprimere un impulso allo sviluppo del turismo, dell’occupazione e dei flussi di interscambio con l’estero [...] senza contare i benefici sull’indotto in termini di crescita di occupazione», così Frances Ouseley, direttore EasyJet per l'Italia.
Monia Aliberti, responsabile area comunicazione, promozione e marketing del Comune di Napoli, ha aggiunto: «È per noi una grande soddisfazione constatare che realtà importanti come quella di EasyJet continuino a investire nel nostro territorio». Conclude Armando Brunini, amministratore delegato di Gesac Spa, Società di gestione dell'Aeroporto Internazionale di Napoli: «L'investimento della compagnia non può che riempirci di soddisfazione perché conferma il potenziale del nostro territorio, in quanto Napoli sta registrando risultati eccellenti proprio sotto il profilo del traffico internazionale, cresciuto negli ultimi 2 anni del 40%».
Ovviamente sono previste anche operazioni di ammodernamento, come l'introduzione di varchi di sicurezza dedicati, l'istituzione di una carta easyJet Plus o di tariffe flessibili Flexi.
Come si evince quindi dalle principali parti in causa, l'aeroporto di Napoli, i viaggiatori, il turismo come settore ed i suoi operatori, potranno beneficiare di un maggiore influsso di capitali che, nel breve termine accresceranno l'economia cittadina e provinciale (se si pensa ai numeri che girano intorno agli Scavi di Pompei e Ercolano, di recenti interessate a nuovi vertici gestionali), e magari sul lungo periodo porteranno Napoli a competere con le metropoli del Settentrione prima, per giro d'affari, e con le capitali europee, per visite annue poi.
«La crescita del nostro investimento con più destinazioni, più aeroplani e più equipaggi basati a Napoli, è un modo concreto per celebrare il successo delle nuove operazioni presso l’aeroporto Capodichino [...] Siamo un partner del territorio e con questo investimento, ancora una volta superiore ai livelli medi dell’industria, contribuiremo anche l’anno prossimo a imprimere un impulso allo sviluppo del turismo, dell’occupazione e dei flussi di interscambio con l’estero [...] senza contare i benefici sull’indotto in termini di crescita di occupazione», così Frances Ouseley, direttore EasyJet per l'Italia.
Monia Aliberti, responsabile area comunicazione, promozione e marketing del Comune di Napoli, ha aggiunto: «È per noi una grande soddisfazione constatare che realtà importanti come quella di EasyJet continuino a investire nel nostro territorio». Conclude Armando Brunini, amministratore delegato di Gesac Spa, Società di gestione dell'Aeroporto Internazionale di Napoli: «L'investimento della compagnia non può che riempirci di soddisfazione perché conferma il potenziale del nostro territorio, in quanto Napoli sta registrando risultati eccellenti proprio sotto il profilo del traffico internazionale, cresciuto negli ultimi 2 anni del 40%».
Ovviamente sono previste anche operazioni di ammodernamento, come l'introduzione di varchi di sicurezza dedicati, l'istituzione di una carta easyJet Plus o di tariffe flessibili Flexi.
Come si evince quindi dalle principali parti in causa, l'aeroporto di Napoli, i viaggiatori, il turismo come settore ed i suoi operatori, potranno beneficiare di un maggiore influsso di capitali che, nel breve termine accresceranno l'economia cittadina e provinciale (se si pensa ai numeri che girano intorno agli Scavi di Pompei e Ercolano, di recenti interessate a nuovi vertici gestionali), e magari sul lungo periodo porteranno Napoli a competere con le metropoli del Settentrione prima, per giro d'affari, e con le capitali europee, per visite annue poi.
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