di Antonio Cimminiello
![]() |
Operaio al lavoro |
Nonostante ciò, però, le regioni meridionali sul piano economico ed occupazionale sono ancora afflitte da un gap oramai “storico” rispetto al resto d’Italia, il quale non a caso ha spinto lo stesso Esecutivo a programmare ulteriori misure in favore delle stesse- attualmente in fase di discussione- come ad esempio la reintroduzione del credito d’imposta a favore degli investimenti e l’estensione della decontribuzione integrale per i neoassunti.
Su questa scia, la Regione Campania, nell’ottica di valorizzazione delle realtà imprenditoriali già presenti sul territorio ed al fine specifico di favorire la loro competitività, ha approvato un apposito programma di investimenti per complessivi 120 milioni di euro.
Nello specifico si tratta di un finanziamento a tasso agevolato rimborsabile in 40 rate, cioè una sorta di “prestito”- dato lo scarso successo delle precedenti erogazioni “a fondo perduto”- dalla utile trasversalità, visto che interessa una molteplicità di settori dall’industria al turismo. Con tale finanziamento, inoltre, sarà possibile sostenere attività materiali ed immateriali, il che, tradotto in termini concreti, permetterà di finanziare una miriade di attività, dal semplice ampliamento di una struttura fino allo sviluppo di know-how e tecnologie varie.
La “direttiva sugli interventi straordinari per la competitività” può rappresentare, dunque, un importante e concreto provvedimento di sostegno effettivo ad imprese per le quali le principali difficoltà, spesso, si annidano proprio in un difficile accesso al credito, problema questo che non può trovare la sua risoluzione nella concessione di incentivi a tempo. Al tempo stesso, il programma impone una responsabilizzazione che orienta senza dubbio ad una corretta gestione delle risorse ottenute, non trattandosi, come già evidenziato, di un finanziamento a fondo perduto.
L’attenzione istituzionale così mostrata al variegato mondo delle piccole e medie imprese, inoltre, va oltre lo status di mera iniziativa “promozionale”: il sostegno che così si offre a ciò che rappresenta ben l’80 per cento dell’intero sistema economico campano è sintomo di quella valorizzazione di modelli produttivi positivi primo passo per l’effettivo superamento di ogni “questione meridionale”.
Nessun commento:
Posta un commento