martedì 22 dicembre 2015

Campania: approvato a Bruxelles il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020.

di Luigi Rinaldi

Gli agricoltori campani ricorderanno a lungo la data del 20 novembre 2015. Nello stesso giorno si sono verificati tre eventi di fondamentale importanza per il futuro e la crescita del settore agricolo: il Commissario Europeo all’agricoltura e allo sviluppo rurale ha firmato la decisione di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Campania (PSR) per il periodo 2014/2020, la Confederazione italiana agricoltori regionale ha formulato un piano in sette punti per sostenere al meglio il PSR appena adottato, onde evitare le criticità verificatesi in passato, ed infine l’autorità di gestione del PSR Campania 2007-2013 ha concesso una ulteriore proroga, sino al prossimo 5 dicembre, per la consegna della documentazione relativa alla rendicontazione dei progetti.

Con il nuovo PSR la Campania avrà a disposizione oltre un miliardo e 836 milioni di euro di risorse pubbliche: un miliardo e 111 milioni di euro provenienti dal Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ed i restanti 725 milioni di euro mediante il cofinanziamento regionale e statale. Il Programma, in base alle aspettative, dovrebbe attivare investimenti per circa tre miliardi di euro, da rendicontare a Bruxelles entro il 31 dicembre 2023. Delle risorse messe a disposizione, circa 700 milioni di euro saranno destinati a salvaguardare e valorizzare gli ecosistemi nei settori agricolo e forestale, mentre altri 600 milioni di euro serviranno ad aumentare la competitività delle imprese agricole.

Si stima che circa 400 aziende agricole beneficeranno di un sostegno per migliorare i propri risultati economici e ristrutturare e modernizzare le proprie aziende, mentre oltre 1000 giovani agricoltori potranno beneficiare di contributi per l’avviamento di imprese agricole. Una particolare attenzione verrà riservata alle tematiche legate all’ambiente ed ai cambiamenti climatici, con l’accento puntato sulle biodiversità, la gestione delle risorse idriche, la prevenzione dell'erosione del suolo e l'agricoltura biologica. Per il conseguimento degli obiettivi strategici prefissati sono previste attività di formazione, informazione e consulenza. Contestualmente all’approvazione del nuovo PSR, la Confederazione italiana agricoltori della Campania ha stilato un articolato piano per sostenere al meglio l’attuazione del Programma. La Cia Campania ha proposto, innanzitutto, la digitalizzazione di tutta la documentazione richiesta agli agricoltori (“Fascicolo aziendale” e “Quaderno di Campagna”), in modo tale che la Regione, in seguito alla domanda di finanziamento proposta dall’azienda, potrà controllare direttamente la scheda aziendale, verificando la sussistenza dei requisiti per accedere alla misura.



La Confederazione, per una buona riuscita del Programma, ha suggerito, inoltre, di superare il centralismo amministrativo–burocratico attraverso il riconoscimento di filiere, consorzi e reti istituzionali, ai quali affidare l’attuazione di programmi di sviluppo sui territori. Coerentemente alla normativa U.E., applicando il cosiddetto approccio Leader, la gestione della spesa sarebbe affidata dalla Regione a questi nuovi soggetti, onde rendere più snelle le procedure. La Regione conserverebbe il ruolo di monitoraggio e certificazione della spesa.

La Cia Campania ha ipotizzato, infine, di creare una “Banca della Terra”. Sul modello di quella già realizzata in Toscana, la Regione Campania dovrebbe procedere al censimento dei terreni demaniali e nella propria disponibilità, mapparli e renderli fruibili. L’ente gestore della Banca della Terra avrebbe il compito di mettere questi terreni a disposizione dei giovani interessati a investire nel settore riconoscendo loro un diritto di prelazione sui beni. Ora non resta che mettersi a lavoro per la pubblicazione dei bandi.

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