di Maria Di Mare
In occasione del ventennale dalla nascita del Progetto Policoro, importante iniziativa sociale finalizzata a supportare i giovani in cerca di occupazione, lo scorso 14 dicembre si è tenuta un'udienza privata tra il Papa e i rappresentanti del progetto, che nasce, appunto, nel 1995 grazie alla collaborazione di tre organismi della CEI quali Pastorale Giovanile, Pastorale del Lavoro e Caritas, L'idea iniziale di Mario Operti si concretizzò proprio il 14 dicembre del '95 a Palermo quando, subito dopo il Convegno nazionale Ecclesiale tenutosi in questa città, i rappresentanti dei tre organi della CEI si incontrarono a Policoro.

Intervenuto all'udienza del 14 dicembre, il direttore del servizio nazionale di pastorale giovanile, Don Michele Falabretti ha osservato come “occuparsi dei giovani non può prescindere dall'occuparsi del loro lavoro”; ed è proprio in quest'ottica che si inserisce il Policoro, cui primo segno tangibile è l'affidare proprio ad un giovane Animatore di Comunità il compito di condurre il progetto per un periodo di tre anni. L'intervento e il saluto di Papa Francesco ai rappresentanti della CEI, agli animatori e ai membri d'equipe, durante l’udienza straordinaria, ha sottolineato l'importanza dei gesti concreti che in questi anni sono stati realizzati e a quelli che ancora si possono realizzare. Il Santo Padre ha infatti ribadito come il lancio di cooperative e figure come gli animatori di comunità sono gesti visibili. Il Progetto Policoro riequilibra le opportunità del mondo del lavoro, poiché l'occupazione non è “un dono gentilmente offerto a pochi raccomandati, ma un diritto per tutti” e questo progetto, sempre seguendo le parole del Papa, “ha dimostrato come la qualità del lavoro libero e solidale faccia vivere la dignità della stessa vita umana, propria di tutti e di ciascuno”.
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Il Papa tra i giovani |
Il Progetto Policoro è una realtà presente maggiormente nel Sud Italia, definito da Monsignor Galantino come “la fascia educante” del progetto, ma si è gradualmente diffuso anche al Nord. Senza cadere nell'errore di vedere il progetto come una semplicistica forma di mero assistenzialismo, diverse sono le attività realizzate, che danno voce all'operatività fattiva del Policoro. Per la nostra regione citiamo due esempi: il primo proviene da Gragnano, dove dalla rassegnazione di alcuni giovani oggi assistiamo ad un protagonismo attivo nella vita economica del paese e da una richiesta di riscatto sociale al dono della fiducia nasce un pastificio improntato sul desiderio di diffondere nel nostro paese “l'economia del bene”. Il secondo viene da Pozzuoli, dove in collaborazioni con le Acli nasce un campo per la coltivazione di aloe finalizzata alla realizzazione di prodotti basati sull'intuizione di sfruttare una pianta qui poco presente.
Una strada ancora lunga da percorrere, ma sembra le premesse siano buone e l'augurio del Santo Padre incoraggia il Policoro ad andare avanti: “Il vostro compito è responsabilità di evangelizzare attraverso la santificazione del lavoro che rende liberi secondo la sua dignità. Ho a cuore il vostro lavoro perché soffro a vedere i giovani disoccupati”.
Una strada ancora lunga da percorrere, ma sembra le premesse siano buone e l'augurio del Santo Padre incoraggia il Policoro ad andare avanti: “Il vostro compito è responsabilità di evangelizzare attraverso la santificazione del lavoro che rende liberi secondo la sua dignità. Ho a cuore il vostro lavoro perché soffro a vedere i giovani disoccupati”.
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