sabato 2 gennaio 2016

Contamination Lab: laboratorio per lo sviluppo di nuove start-up

di Alessia Nardone

Capitale sociale, rete di relazioni, creatività e coraggio sembrano essere gli ingredienti fondamentali per sopravvivere ad un mercato del lavoro troppo carente in termini di offerta. In questo scenario si fanno strada progetti di sostegno a quanti vogliono “lanciarsi” nella realizzazione di un progetto che dia il via ad una nuova impresa. In cerca di un nuovo business model leggiamo in continuazione dell’apertura di nuove start-up. Il Contamination Labs si inserisce perfettamente in questo modus, promuovendo nuovi modelli di apprendimento e cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione.
 
Il manifesto del Contamination Labs
Una collaborazione importante, dunque, quella tra il Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca (MIUR) e il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), che attraverso le università mirano a garantire un supporto agli studenti che desiderano realizzare una nuova start-up. Tale progetto, rivolto in particolare alle università italiane delle Regioni Convergenza quindi Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, mette a disposizione di queste ultime dei fondi per la realizzazione di laboratori all’interno dei quali i giovani studenti possono lavorare ed apprendere le basi essenziali per la realizzazione delle loro idee-progetto. L’elemento vincente di questi Laboratori è il fatto di essere stati costruiti affinché potessero garantire una proficua “contaminazione” culturale e creativa. A partire dal proprio background culturale, gli studenti avranno l’opportunità di arricchire le proprie idee attraverso il confronto continuo con altri studenti che provengono da corsi, facoltà e università diversi, con docenti di differente formazione e in ultimo con attori terzi del mondo produttivo (imprese, startup, investitori, camere di commercio, associazioni imprenditoriali ecc.), delle istituzioni e del terzo settore.

Anche Napoli ha aderito al progetto C-Lab. Avviato presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli studi di Napoli Federico II in collaborazione con l'Assessorato ai Giovani, Innovazione e Creatività del Comune di Napoli, il Dipartimento DIcDEA - Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente della Seconda Università degli Studi di Napoli, la Fondazione Idis - Città della Scienza di Napoli e un network di oltre 40 partner provenienti dal mondo delle imprese e delle istituzioni, il C-Lab Napoli si avvia alla sua terza edizione. A detta del Coordinatore scientifico, il Prof. Lello Savonardo del Dipartimento di Scienze Sociali dell’università di Napoli Federico II, il Contaminazion Lab Napoli è “un percorso inedito per l'università italiana, che vede oltre alla didattica tradizionale una formazione sperimentale, aperta al mercato e alle imprese”. Da questa opportunità esclusiva che, fino ad ora ha interessato già 50 studenti delle università campane, sono nate già 14 start-up che si inseriscono in ambiti strategici di sviluppo quali la Green Economy, la Smart Technology, l’Arte e il Design, Media e l’Industria Culturale. Da poco si è chiuso il bando per la terza edizione dalla quale tutti si aspettano grandi cose. Ma per ora ci basta augurare il meglio a quanti sono già in corso d’opera.

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