lunedì 25 gennaio 2016

Un anno senza Pino Daniele

Tutte le iniziative per ricordare il cantautore napoletano “nero a metà”

di Teresa Uomo

Lo definivano l’americano della nuova Napoli, il mascalzone latino, l'uomo in blues, il musicante on the road. Era il 4 gennaio 2015 quando ci ha lasciati il grande Pino Daniele. Un lutto che ha colpito tutto il Paese e l’intero mondo della musica. Un grande artista che con una chitarra in mano ed una voce particolare era capace di suscitare profonde emozioni. Per Napoli, Pino è stato sempre un idolo. Un artista del suo calibro si può amare anche ad occhi chiusi, perché la musica di Pino non è tristezza, ma è vita, amore, allegria, gioia.

La strada intitolata a Pino Daniele
Proprio nell’anno della sua scomparsa, la città di Napoli gli ha donato un meraviglioso tributo attraverso flash mob, concerti, dibattiti, libri, diversi eventi in suo onore e, per giunta, via Donnalbina, la strada dove abitava da bambino, che per il popolo napoletano è già “Via Pino Daniele”. Lo stesso concerto di Capodanno 2015, a Piazza Plebiscito, è stato dedicato al “Nero a metà” con la partecipazione di tanti artisti, tra cui il fratello Nello Daniele, che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita e della sua carriera.

Anche in questo 2016 ci saranno tanti eventi e sorprese per ricordare il grande cantante partenopeo. Tra le tante iniziative in programma, accanto alla lapide del vicolo del centro storico a lui dedicato, in via Santa Maria la Nova, è stata installata una chitarra, la copia in metallo della sua Paradise. E un altro fantastico concerto è previsto in Piazza Plebiscito per l’estate 2017.

E’ prevista invece per il 19 marzo, in concomitanza con l’anniversario della nascita del cantautore, l’apertura del Museo Pino Daniele, un’installazione dedicata all’artista. Sarà possibile trovarla all’interno del Museo della Pace. La Fondazione Mediterraneo la sta preparando nell’ex Hotel Londra, in piazza Municipio a Napoli. L’architetto Capasso ha messo a disposizione un piano da dedicare interamente a Pino Daniele con sette stanze. Il titolo di quest’opera museale sarà “Pino Daniele alive”. Un’opera promossa dalla “Fondazione di Pino Daniele trust onlus”, voluta dalla famiglia dell’artista. Ricca di tecnologia che la renderà anche interattiva, con megaschermi touch screen ed il video mapping. L’allestimento è a cura di Sergio Pappalettera, grafico delle copertine dei dischi di Pino.

Come per ogni cantautore che si rispetti, per entrare nel vivo della musica di Pino Daniele è necessario conoscere la sua biografia, la sua esistenza, la sua vita e la sua arte. Parole e musica sempre ispirate alla ricerca di quella libertà che Pino non ha mai smesso di inseguire. Alle sue “immagini” è dedicato “Musicante, musicarte. Omaggio a Pino Daniele”. Un volume di Beppe Palomba che raccoglie in sessanta pagine i lavori di quegli artisti che si sono fatti ispirare dai momenti rilevanti della carriera di Daniele.

In occasione del primo anniversario della morte di Pino, usciva “A noi ci piaceva il blues”, di Giorgio Verdelli e Antonio Tricomi. Una sorta di educazione sentimentale e musicale di una generazione che negli anni ‘70 preferiva il vinile e la chitarra. Un viaggio musicale da Napoli a Los Angeles, passando per Memphis, dove portano tutte le strade del blues.

Salvatore Coccoluto è autore di “Pino Daniele. Una storia di blues, libertà e sentimento”. Una biografia in cui è messo in evidenza un altro aspetto della vita e della musica di Daniele: il suo essere, allo stesso tempo, legato alla tradizione musicale napoletana e internazionale.

Suo fratello Nello in “Je sto vicino a te” fa un salto nell’infanzia del musicista: le domeniche tra i vicoli di Napoli, il ragù, le radio che trasmettono ininterrottamente i classici della canzone napoletana.

E infine “Ho sete ancora. Sedici scrittori per Pino Daniele”. Sedici racconti che partono da sedici canzoni di Pino Daniele, che hanno come tema quello del blues. Raccogliere sfumature, far rivivere emozioni. Continuare nel racconto di Napoli: una metropoli con un paesaggio unico per la sua arte e la sua filosofia di vita.

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