venerdì 26 febbraio 2016

L’Altro Ottocento: in mostra la pittura napoletana del XIX secolo

di Antonio Ianuale

Il manifesto della mostra
La pittura ottocentesca è di scena a Napoli, con la mostra “L'Altro Ottocento, Dipinti della collezione d'arte della Città Metropolitana di Napoli”, promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo e dalla Città Metropolitana. Allestita nel grande refettorio del convento di San Domenico Maggiore, ne è curatrice la professoressa Isabella Valente, docente di storia dell’arte contemporanea alla Federico II, il cui studio appassionato e continuo ha permesso l’allestimento della mostra.

Il titolo scelto evidenzia il desiderio di recuperare un patrimonio artistico poco noto persino agli stessi esperti della materia. Sono gli artisti meno conosciuti, attivi dall’ Unità d’ Italia fino alla prima decade del Novecento ad essere valorizzati, con le opere in mostra che si trovavano in un deposito del Pio Monte della Misericordia o negli uffici del Palazzo della Città Metropolitana di Napoli.

Tra gli autori di spicco Francesco Altamura, Giuseppe De Sanctis, Alceste Campriani, Giuseppe Cosenza. Le settanta tele che compongono la collezione, rappresentano la visione personale degli artisti di un secolo ricco di influenze culturali e scientifiche, dal Post-impressionismo, agli echi del Simbolismo, al realismo, passando infine per la scuola di Posillipo che ha caratterizzato la pittura napoletana del primo Novecento. Immagini variegate e suggestive che raccolgono le diverse tematiche di un secolo così fortemente connotato ed innovativo nelle arti figurative.
Tra le opere più famose nel panorama artistico troviamo La “Mezza figura di donna in bianco” di Giuseppe De Sanctis, artista formatosi nell’Accademia di Napoli sulle orme del maestro Domenico Morelli, prima di completare la sua formazione all’estero, tra Parigi e Londra. L’opera in esposizione risente proprio per l’aspetto cromatico, del periodo trascorso a Parigi dove De Sanctis fu allievo di Jean Léon Géróme e di Pascal Dagnan-Bouveret.

Il complesso monumentale di San Domenico Maggiore
Tele dell’ Ottocento quindi, ma anche produzioni artistiche del primo Novecento, come la tela “Il Limitare”, di Luca Postiglione, artista figurativo, cresciuto in una famiglia di artisti: il padre dipingeva di tematiche religiose, il fratello Salvatore fu pittore romantico, con attenzione spiccata ai soggetti femminili e ai paesaggi. Spinto all’arte figurativa, dal fratello, suo primo maestro, Postiglione fu poi influenzato dal maestro Bernardo Celentano, esponente verista. Le sue tematiche principali furono i ritratti e rappresentazioni della vita popolare, alla base della sua estetica la ricerca costante del chiaroscuro e della luce.

Testimonianze artistiche, anche di un passato glorioso quando Napoli deteneva una collezioni di opere d’arte dal grandissimo prestigio e valore, che rischiavano di non vedere più la luce del sole, ammuffendo nei depositi in cui erano stato collocate. Inaugurata il 23 dicembre scorso, nell'ambito delle iniziative Natale a Napoli 2015 - Natività dal Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris e dall'Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, ha ottenuto fin da subito un grande successo. È possibile visitare la mostra dal lunedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 19.00, al costo di euro 7, fino a domenica 28 febbraio.


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