di Alessia Nardone
A giugno diversi comuni andranno al voto per eleggere una nuova Amministrazione o riconfermare quella uscente; tra questi anche Napoli.
Per ora tutto è ancora in divenire nella nostra città. Le uniche informazioni certe, fermo restando l’atavica instabilità della politica, riguardano il Sindaco uscente Luigi De Magistris che, fiero dei risultati ottenuti negli scorsi cinque anni e con l’appoggio di molta parte della popolazione, si ricandida. Così come l’acerrimo avversario Gianni Lettieri che, avendo mal digerito la scorsa sconfitta, ha deciso di riprovarci convinto che questa volta sia quella giusta.
Per ora tutto è ancora in divenire nella nostra città. Le uniche informazioni certe, fermo restando l’atavica instabilità della politica, riguardano il Sindaco uscente Luigi De Magistris che, fiero dei risultati ottenuti negli scorsi cinque anni e con l’appoggio di molta parte della popolazione, si ricandida. Così come l’acerrimo avversario Gianni Lettieri che, avendo mal digerito la scorsa sconfitta, ha deciso di riprovarci convinto che questa volta sia quella giusta.
Salvo sorprese mancano all’appello due candidati, quello del Partito Democratico e quello segretissimo del Movimento 5 Stelle. Tra il noto e l’ignoto preferiamo parlare di quello che sappiamo, ossia i candidati alle primarie del PD. Un offerta quanto meno variegata, con un pizzico di ironia potremo dire che il PD ne sforna per tutti i gusti. Dal veterano Antonio Bassolino al giovanissimo Marco Saracino passando per l’ex Assessore Valeria Valente e l’oncologo socialista Antonio Marfella.
Il primo a consegnare le firme per la candidatura è stato Antonio Bassolino, circa un mese fa, quasi a voler dimostrare di essere avulso dalle bagarre interne al partito. Già due volte Sindaco di Napoli, dal ’93 al 2000, si è lanciato a capofitto in questa sfida senza badare a chi e a quanti la osteggiavano.
Proprio per frenare la sua corsa verso Palazzo San Giacomo il partito sceglie l’orfiniana Valeria Valente che raccoglie subito il favore di Matteo Renzi. Già Assessore della Giunta Iervolino, la trentanovenne consegna le firme appena prima della scadenza delle 12:00 dell’ultimo giorno. Che le donne debbano farsi aspettare anche a questo tipo di appuntamenti? Oppure un ritardo dovuto al fatto che ha consegnato il numero massimo di firme? Chi può dirlo?!
Giovane, anzi il componente più giovane della Direzione Nazionale del Pd, Marco Sarracino, corre con l’appoggio di Area Riformista. A soli ventisette anni, raccoglie con coraggio la sfida tra i due titani.
Il primo a consegnare le firme per la candidatura è stato Antonio Bassolino, circa un mese fa, quasi a voler dimostrare di essere avulso dalle bagarre interne al partito. Già due volte Sindaco di Napoli, dal ’93 al 2000, si è lanciato a capofitto in questa sfida senza badare a chi e a quanti la osteggiavano.
Proprio per frenare la sua corsa verso Palazzo San Giacomo il partito sceglie l’orfiniana Valeria Valente che raccoglie subito il favore di Matteo Renzi. Già Assessore della Giunta Iervolino, la trentanovenne consegna le firme appena prima della scadenza delle 12:00 dell’ultimo giorno. Che le donne debbano farsi aspettare anche a questo tipo di appuntamenti? Oppure un ritardo dovuto al fatto che ha consegnato il numero massimo di firme? Chi può dirlo?!
Giovane, anzi il componente più giovane della Direzione Nazionale del Pd, Marco Sarracino, corre con l’appoggio di Area Riformista. A soli ventisette anni, raccoglie con coraggio la sfida tra i due titani.
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Bassolino, Valente, Sarracino e Marfella |
Al momento della consegna delle firme si assiste anche ad un colpo di scena. Umberto Ranieri consegna circa 1300 firme quasi tutte di cittadini comuni. Certo non si può pensare che non conosceva il regolamento delle Primarie. Una provocazione? Sembra certo. Comunque la sua candidatura è stata annullata in quanto non valida e Ranieri non ha presentato ricorso.
Non resta dunque che attendere il sei marzo per scoprire chi sarà il candidato del centro sinistra che correrà alla volta di Palazzo San Giacomo contro gli altri candidati. Intanto da un sondaggio commissionato da il Mattino viene fuori che i favoriti sono De Magistris e il candidato del M5S nonostante non si sappia ancora chi sia. Dunque al momento nessuna speranza di arrivare al ballottaggio per il futuro candidato del centro sinistra. E nemmeno per l’agguerrito Gianni Lettieri, al quale, da modesti esperti di comunicazione, ci sentiamo di suggerire qualche accorgimento alla distruttiva campagna elettorale che sta portando avanti.
Certo, sappiamo bene che i risultati dei sondaggi vanno valutati con attenzione.
Ma una cosa sulla quale vale la pena riflettere -e che questo sondaggio sembra confermare- riguarda la sempre più esplicita tendenza degli elettori a preferire candidati lontani dalle logiche politiche e partitiche.
Non resta dunque che attendere il sei marzo per scoprire chi sarà il candidato del centro sinistra che correrà alla volta di Palazzo San Giacomo contro gli altri candidati. Intanto da un sondaggio commissionato da il Mattino viene fuori che i favoriti sono De Magistris e il candidato del M5S nonostante non si sappia ancora chi sia. Dunque al momento nessuna speranza di arrivare al ballottaggio per il futuro candidato del centro sinistra. E nemmeno per l’agguerrito Gianni Lettieri, al quale, da modesti esperti di comunicazione, ci sentiamo di suggerire qualche accorgimento alla distruttiva campagna elettorale che sta portando avanti.
Certo, sappiamo bene che i risultati dei sondaggi vanno valutati con attenzione.
Ma una cosa sulla quale vale la pena riflettere -e che questo sondaggio sembra confermare- riguarda la sempre più esplicita tendenza degli elettori a preferire candidati lontani dalle logiche politiche e partitiche.
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