mercoledì 30 marzo 2016

Beni culturali: a Napoli in arrivo una "invasione" di opere d'arte

Attesi a breve grandi artisti del passato per visite itineranti.

di Danilo D'Aponte

Dopo i recenti successi, dal punto di vista delle presenze turistiche, che hanno visto per protagonista Napoli e la Campania, la Regione ci riproverà con quella che può essere vista come una vera e propria invasione di opere d'arte. Saranno infatti i musei che si faranno ambasciatori nel mondo di Napoli e, contestualmente, della Campania. Le opere d'arte saranno invece i testimonial di questo grande movimento in fermento che accomuna beni culturali, territorio, bellezza e sapori.

Ma come si prepara una full immersion artistica di questa portata, che vedrà impegnati i principali complessi museali campani?

– A Capodimonte, in occasione delle festività pasquali, si sono messe all'opera ben 200 persone, per quanto spesso prive di mansioni particolari. In compenso, però, si è raggiunto un accordo per una navetta, dal costo di 15 euro, che dal porto conduce i turisti al San Carlo, a Piazza Dante, al Museo archeologico nazionale di Napoli e al Museo di Capodimonte.

Nel frattempo, a partire dal 10 marzo e fino al 17 maggio, si segnala la terza serie di incontri gratuiti dedicati all’arte medievale a Napoli, tema di questo ciclo di sei incontri Opere d’arte e spazi sacri nella Napoli medievale e nel Museo di Capodimonte. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, con obbligo di prenotazione via mail e relativa attesa di conferma, sia per le conferenze al Museo di Capodimonte che per le visite sul territorio. L’evento è promosso congiuntamente dal Museo di Capodimonte, dalla Università Federico II e dalla Onlus Amici di Capodimonte.

E per quel che riguarda i "movimenti" delle opere d'arte? L'agenda è fitta di impegni, non solo in quanto ad opere in arrivo, ma anche in partenza, con prestiti a prestigiosissimi musei internazionali:

– Il Museo di Capodimonte, per esempio, nel 2018 presterà al Metropolitan di New York due disegni di Michelangelo e Il giudizio universale di Marcello Venusti (del 1549), che ripropone il capolavoro della Sistina con i nudi. In cambio, da ottobre prossimo, a Capodimonte ci sarà un capolavoro assoluto come La donna con liuto di Vermeer, che sarà per la prima volta a Napoli e resterà per tre mesi. Per l’occasione ci saranno concerti a cura del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli nelle sale del museo.

A marzo 2017 sarà poi il turno di Picasso a Napoli con la Parade, capolavoro di 17 metri per 10. Al pittore iberico sono dedicati altri due progetti: Picasso a confronto con Caravaggio e Carraci e Picasso e l’antico.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
 – Al Museo archeologico nazionale di Napoli il 15 marzo si sono riaperti invece i giardini storici interni, con relativo ampliamento dei servizi, e consequenziale proseguimento dei rapporti con le università campane per ricerche e progetti.

Va anche detto che ci si sta impegnando per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale, per evitare, come capitato, che a seguito di restauri le opere possano diventare vittime di atti vandalici (come accaduto al restaurato muro esterno di Villa Floridiana). Per render possibile ciò, è stato avviato un progetto con l'Accademia di Belle Arti di Napoli, che coinvolgerà le scuole del Vomero, per utilizzare gli spazi esterni come luogo di espressione della street art.

Si segnala inoltre che, dal 1 marzo, gli spalti di Castel Sant’Elmo sono aperti sette giorni su sette, questo anche grazie all'ottima collaborazione con le organizzazioni sindacali.

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