di Antonio Ianuale
Il Novecento è stato un secolo dai due volti: se da un lato vi sono state conquiste civili, economiche e sociali, progressi nei campi scientifici e tecnologici, dall’altro è stato il secolo dei grandi conflitti mondiali, dei genocidi, del pericolo nucleare, della guerra fredda. Lo storico inglese Hobsbawm ha definito il Novecento “il secolo breve”, fissandone l’inizio nel 1914 con lo scoppio della prima guerra mondiale e l’epilogo nel 1991, con la caduta dell’Unione Sovietica. Un secolo denso di avvenimenti che ha modificato la mentalità dell’essere umano e il rapporto con le istituzioni economico-politiche.
Il manifesto del ciclo di incontri |
Le tematiche fondamentali di questo secolo breve, sono oggetto di un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio Centro Storico di Napoli: “Itinerari Culturali attraverso il Novecento nel Centro Storico di Napoli”. Nei cinque incontri previsti, intellettuali, studiosi e cittadini potranno confrontarsi sulle grandi questioni civili e culturali e sui principi guida del progetto: egemonia, giustizia, resistenza, autodeterminazione, innovazione. Il presidente dell’Osservatorio Centro Storico- Sito Unesco, l’avvocato Elena Coccia sarà presente a tutti gli incontri, accanto a personalità accademiche e culturali specializzate nella tematica oggetto dell’incontro.
Il primo incontro in programma “Egemonia: il pensiero di Gramsci e la sua influenza nel presente” si è tenuto lo scorso 28 febbraio nel complesso di San Domenico Maggiore, ed ha visto come relatore il professore di letteratura italiana dell’Università di Bari nonché studioso di Gramsci e Pasolini, Pasquale Voza mentre il secondo appuntamento “Giustizia: il welfare, la grande invenzione del Novecento”, svolto il 25 marzo nella sede del Comune di Napoli, ha visto la partecipazione della prof.ssa Imma Barbarossa, insegnante di filosofia e letteratura, ex deputata del PCI. Occasione per approfondire la definizione di Welfare State, ispirato, nel 1942, dal politico ed economista liberale William Beveridge, che proponeva un servizio sanitario nazionale gratuito, un sistema pensionistico e un piano sul lavoro che avrebbe dovuto portare alla piena occupazione. I Piani Beveridge, approvati dal Parlamento inglese, saranno poi applicati dal governo laburista del 1946, ed entreranno nei programmi di molti altri governi europei.
Il primo incontro in programma “Egemonia: il pensiero di Gramsci e la sua influenza nel presente” si è tenuto lo scorso 28 febbraio nel complesso di San Domenico Maggiore, ed ha visto come relatore il professore di letteratura italiana dell’Università di Bari nonché studioso di Gramsci e Pasolini, Pasquale Voza mentre il secondo appuntamento “Giustizia: il welfare, la grande invenzione del Novecento”, svolto il 25 marzo nella sede del Comune di Napoli, ha visto la partecipazione della prof.ssa Imma Barbarossa, insegnante di filosofia e letteratura, ex deputata del PCI. Occasione per approfondire la definizione di Welfare State, ispirato, nel 1942, dal politico ed economista liberale William Beveridge, che proponeva un servizio sanitario nazionale gratuito, un sistema pensionistico e un piano sul lavoro che avrebbe dovuto portare alla piena occupazione. I Piani Beveridge, approvati dal Parlamento inglese, saranno poi applicati dal governo laburista del 1946, ed entreranno nei programmi di molti altri governi europei.
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Le 4 giornate di Napoli |
La “Resistenza durante la seconda guerra mondiale”, è al centro del dibattito del prossimo 22 aprile che avrà come relatore Francesco Soverina, responsabile di ricerca dell’Istituto Campano Storia della Resistenza “Vera Lombardi”. Si approfondirà il ruolo dei comunisti nella resistenza e nella sconfitta del nazifascismo con particolare attenzione alle Quattro Giornate di Napoli.
Le trasformazioni sociali, la comparsa di nuovi soggetti e la decolonizzazione sono l’argomento dell’incontro del 13 maggio dal titolo “Autodeterminazione: la lunga transizione tra post-fordismo e nuovo socialismo”, con la partecipazione di Gianmarco Pisa, operatore di pace, membro del Comitato Scientifico dei “Quaderni” del CentroStudiDifesa Civile e del Consiglio di RESeT Ricerca.
Le trasformazioni sociali, la comparsa di nuovi soggetti e la decolonizzazione sono l’argomento dell’incontro del 13 maggio dal titolo “Autodeterminazione: la lunga transizione tra post-fordismo e nuovo socialismo”, con la partecipazione di Gianmarco Pisa, operatore di pace, membro del Comitato Scientifico dei “Quaderni” del CentroStudiDifesa Civile e del Consiglio di RESeT Ricerca.
L’ ultimo incontro del ciclo è dedicato alla contestazione del 68’, alle lotte operaie e studentesche nella nuova società del benessere. “Innovazione: il Sessantotto il dissenso e la rivolta studentesca” vedrà la partecipazione della prof.ssa Maria Teresa Iervolino, slavista e anglista docente di lingua e letteratura inglese, cultrice della memoria, ispiratrice della associazione “Lidia Menapace” - Culture e Memorie.
Cinque incontri per comprendere e conoscere meglio il secolo appena trascorso, nella sua complessità, approfondendo il contesto storico-sociale così pregno di eventi e cambiamenti.
Cinque incontri per comprendere e conoscere meglio il secolo appena trascorso, nella sua complessità, approfondendo il contesto storico-sociale così pregno di eventi e cambiamenti.
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