venerdì 29 aprile 2016

L’omaggio di Scampia a De André: al cantautore genovese dedicato l’auditorium

di Antonio Ianuale

Napoli omaggia e ricorda Fabrizio De André, cantautore genovese legato a doppio filo alla città partenopea. Alla presenza del sindaco De Magistris e degli assessori alla Cultura e all’Istruzione, Nino Daniele e Annamaria Palmieri, si è svolta lo scorso 30 marzo, l’inaugurazione dell’Auditorium di Scampia, dedicato alla memoria del cantautore scomparso nel 1999. Un quartiere con al suo interno vite difficili, complicate, quella periferia del mondo che possiamo ritrovare in tante canzoni di De André, che ha sempre avuto grande attenzione per gli emarginati e per i diversi.


Fabrizio De Andrè
Fabrizio De Andrè aveva un legame speciale con la città di Napoli, che considerava una sua seconda terra, tanto da renderle omaggio con una canzone scritta ed interpretata in napoletano: Don Raffaé, in cui il cantautore denunciava la vita all’interno delle carceri negli anni Ottanta e la sottomissione dello Stato alla criminalità organizzata. Nel brano si accenna alla storia di un brigadiere, Pasquale Cafiero, che guardia penitenziaria del carcere di Poggioreale, riserva onori e gentilezze a Don Raffaé, boss temuto e rispettato da tutto il carcere. Un testo, come tutti quelli di De André, che attacca l’ipocrisia di una società, mostrandone i lati oscuri e denunciandone a gran voce la drammaticità. Nel testo vi sono riferimenti anche alla cultura napoletana che De Andrè conosceva ed apprezzava: ad esempio il nome del boss, Don Raffaé trae ispirazione dal nome del sindaco nel testo “Il sindaco del rione Sanità” di Eduardo De Filippo.

 Inoltre De André nel 1960 soggiornò a Napoli per sei mesi, durante i quali si innamorò di una ragazza del posto, nel quale fece ritorno più volte, sia per ragioni professionali che per piacere. Il sindaco De Magistris ha sottolineato il legame del cantautore con Napoli proponendo un parallelo tra i valori che inspiravano De André e quelli che si percepiscono in città: “Fabrizio de André, poeta, cantautore, cantante, artista, un fortissimo spirito libertario e un grande sete di giustizia come Napoli - ha detto il sindaco - una città con una grandissima voglia di libertà, una grande sete di giustizia, un po' anarchica e un po' alla ricerca di regole nuove. Una città senza confini, come senza confini è stata e sarà per sempre la musica di Fabrizio De André".

La targa dell'Auditoriom
Per rendere omaggio al cantautore genovese sul palco dell’auditorium si sono alternati artisti quali: O'Rom, Arrevuoto e Maurizio Capone, Concerto Musicale Speranza - Pino Ciccarelli, Manuele Cerullo con le sue poesie, La Maschera, Letti Sfatti, Maldestro, Raiz e Mesolella. Presente la compagna di una vita di Faber, presidente della fondazione a lui dedicata, Dori Ghezzi, visibilmente emozionata: “E’ un onore per me partecipare a questa inaugurazione. Sia io che Fabrizio abbiamo sempre avuto un rapporto prediletto con Napoli. Anzi, Fabrizio l’ha considerata come una sua seconda città, in linea diretta con Genova”. La cantante ha evidenziato il fine sociale dell’iniziativa, chiedendo la collaborazione delle donne e delle madri di Scampia: “Da sempre la musica, in particolare quella di Fabrizio, è uno specchio della sofferenza, ma anche una via per il rimedio. L’auditorium è un’ulteriore goccia di speranza in questo luogo multicolore, che mischia dolore e virtù. Spero possa accogliere tanti ragazzi e, soprattutto, le idee e la cura delle mamme di Scampia. È a loro che mi rivolgo principalmente: aiutate questo posto a spiccare il volo”. Dori Ghezzi si è profondamente commossa quando l’orchestra dei giovani talenti del quartiere le ha dedicato il coro “Tanti auguri a te”, nel giorno del suo settantesimo compleanno.

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