di Gian Marco Sbordone
![]() |
Giovanni Colangelo |
La notizia, divulgata alcuni giorni fa, dell’esistenza di un piano per perpetrare un attentato ai danni del Procuratore Capo di Napoli Giovanni Colangelo, ha giustamente suscitato grande clamore e sconcerto. Il piano, i cui particolari sono stati riferiti da un pentito, prevedeva che l’atto criminale fosse realizzato a Gioia Del Colle, ove il magistrato ha la sua residenza.
Dall’ episodio scaturiscono alcune importanti riflessioni.
La prima riguarda le potenzialità delle organizzazioni camorristiche e anche la loro strategia. Colpisce, infatti, che proprio in una fase in cui si ripete spesso che tali organizzazioni sarebbero disarticolate, grazie ai colpi inferti dalle Forze Dell’ Ordine e dalla Magistratura, venga pianificato un disegno per assassinare uno dei procuratori più importanti e più impegnati sul fronte della lotta alla criminalità, qual’ è, appunto, il Procuratore di Napoli. E colpisce anche il fatto stesso che la Camorra abbia progettato tale delitto in considerazione del fatto che l’attacco diretto alla Magistratura e alle Forze Dell’ Ordine non è apparso quasi mai rientrare nella strategia della camorra risultando appannaggio quasi esclusivo di altre consorterie criminali, e in specie della mafia.
Dall’ episodio scaturiscono alcune importanti riflessioni.
La prima riguarda le potenzialità delle organizzazioni camorristiche e anche la loro strategia. Colpisce, infatti, che proprio in una fase in cui si ripete spesso che tali organizzazioni sarebbero disarticolate, grazie ai colpi inferti dalle Forze Dell’ Ordine e dalla Magistratura, venga pianificato un disegno per assassinare uno dei procuratori più importanti e più impegnati sul fronte della lotta alla criminalità, qual’ è, appunto, il Procuratore di Napoli. E colpisce anche il fatto stesso che la Camorra abbia progettato tale delitto in considerazione del fatto che l’attacco diretto alla Magistratura e alle Forze Dell’ Ordine non è apparso quasi mai rientrare nella strategia della camorra risultando appannaggio quasi esclusivo di altre consorterie criminali, e in specie della mafia.
La seconda riflessione riguarda l’atteggiamento che il Dott. Colangelo ha palesato in conseguenza della divulgazione della notizia. Magistrato serissimo e schivo, Colangelo ha mostrato grande sobrietà e senso istituzionale anche in questo caso. Non lo abbiamo visto partecipare a dibattiti televisivi e tantomeno abbiamo ascoltato osservazioni o lamentele su presunte carenze del sistema giustizia o di altri apparati dello Stato. Egli si è limitato a dire, in sostanza, che continuerà a servire le Istituzioni come ha sempre fatto.
Un’ ultima considerazione riguarda la reazione dei cittadini napoletani, della gente comune, che hanno manifestato al Procuratore grande solidarietà e partecipazione a testimonianza, ove mai ce ne fosse bisogno, che la stragrande maggioranza dei napoletani sta dalla parte della legalità e della giustizia. Tale circostanza è stata giustamente messa in evidenza dallo stesso procuratore che non ha lesinato ringraziamenti ai napoletani.
Proprio quest’ ultima circostanza costituisce l’elemento positivo nell’ambito di una vicenda terribile ed inquietante. I cittadini perbene, onesti, continuano a credere nei valori migliori, continuano a riconoscersi in una società in cui i buoni devono vincere sui cattivi. Coraggio Dott. Colangelo!
Un’ ultima considerazione riguarda la reazione dei cittadini napoletani, della gente comune, che hanno manifestato al Procuratore grande solidarietà e partecipazione a testimonianza, ove mai ce ne fosse bisogno, che la stragrande maggioranza dei napoletani sta dalla parte della legalità e della giustizia. Tale circostanza è stata giustamente messa in evidenza dallo stesso procuratore che non ha lesinato ringraziamenti ai napoletani.
Proprio quest’ ultima circostanza costituisce l’elemento positivo nell’ambito di una vicenda terribile ed inquietante. I cittadini perbene, onesti, continuano a credere nei valori migliori, continuano a riconoscersi in una società in cui i buoni devono vincere sui cattivi. Coraggio Dott. Colangelo!
Nessun commento:
Posta un commento