mercoledì 29 giugno 2016

Teatro Trianon di Napoli: fine dell’Odissea?

di Marcello de Angelis

Vincenzo De Luca e Nino D'Angelo

“Oggi ho incontrato De Luca, il Trianon tornerà ad essere teatro del popolo!”. Con questo post pubblicato pochi giorni fa da Nino D’Angelo sulla sua pagina facebook, il noto cantante-attore partenopeo ha voluto informare il suo pubblico e la città tutta che finalmente, sulla annosa questione della chiusura e dell’abbandono della storica sala teatrale di Piazza Calenda, qualcosa è cambiato. Ed infatti ha dato esito positivo l’incontro tenuto a metà giugno a Palazzo Santa Lucia tra D’Angelo e il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.

L’argomento della conversazione era l’abbandono a se stesso del Trianon da parte delle istituzioni, in un periodo in cui il Teatro era oggetto di una gestione nefasta da parte dei suoi stessi amministratori e della Giunta Regionale che ha preceduto quella “Deluchiana”. Una Giunta che non ha saputo proteggere il suo patrimonio culturale lasciandolo andare alla deriva, in un oceano in tempesta di debiti difficilmente saldabili, che hanno portato inevitabilmente al fallimento e quindi alla chiusura della storica Sala dove si esibirono in passato i maggiori nomi dello spettacolo internazionale.


Nino D'Angelo davanti al Teatro Trianon
Argomento che i due protagonisti stavano trattano già da parecchio tempo, ovvero da quella campagna elettorale del 2015 per l’elezione del nuovo Governatore, quando lo stesso D’Angelo appoggiò De Luca. Quest’ultimo promise subito, grazie ai poteri che avrebbe acquisito vincendo le elezioni, di far riaprire la Sala in breve tempo, restituendo dignità e una speranza di cultura e bellezza ad un luogo che nel frattempo era divenuto “terra di nessuno” e dove la malavita scorrazzava indisturbata. Poi i rapporti si erano interrotti fino all’incontro dello scorso 15 giugno, quando il Presidente ha potuto confermare a Nino D’Angelo la sua nomina alla guida del Trianon come direttore artistico e che quindi poteva iniziare a studiare finalmente un cartellone per la prossima stagione teatrale, quella della riapertura.

Quel sipario, ingiustamente chiuso, tornerà ad aprirsi il prossimo autunno e la luce dei riflettori illuminerà di nuovo la scena di uno dei palcoscenici più antichi della città. Ma prima di questo storico evento sarà necessario effettuare dei lavori di adeguamento degli impianti di sicurezza e di manutenzione ordinaria e straordinaria, in vista di un grande impegno pluriennale. Nel corso dell’incontro si è anche discusso delle criticità pregresse che affliggono il Teatro e soprattutto della situazione debitoria che, dal 2008, continua a gravare su di esso. Il notevole investimento già deliberato dalla Regione, così come ribadito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Gianni Pinto, dovrebbe essere corroborato dalla partecipazione dell’altro socio di minoranza alla gestione del Teatro, ovvero la Città Metropolitana che detiene il 20% delle quote azionarie.

L'interno del Teatro
I lavori partiranno entro la fine di giugno avendo avuto anche l’ok da parte dei vigili del fuoco col loro certificato di prevenzione incendi e saranno finanziati dalla Giunta Regionale che, con la delibera del 14 giugno 2016, ha stanziato 300.000 euro, in attesa dello sblocco di alcuni fondi europei. Altre trattative sono in corso per andare incontro ai creditori pregressi, quelli che avevano chiesto la messa all’asta del Teatro e soprattutto, per pagare gli stipendi arretrati ai lavoratori del Trianon.

Tecnicismi economici a parte, quello che è fondamentale sottolineare è il punto di svolta impresso, finalmente, in una storia infinita che stava ormai perdendosi in un insopportabile “scaricabarile” di responsabilità. L’arte e la cultura torneranno protagoniste in un luogo come Forcella, crocevia di strade così complesse e bisognose di una speranza.

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