di Gian Marco Sbordone
Ancora una volta ci troviamo a parlare di episodi di cronaca nera legati non al territorio di una periferia degradata, ma a quella che una volta era l’efficiente linea ferroviaria che collegava Napoli alla provincia: la Circumvesuviana. Agli inizi di luglio, nei pressi della stazione di Meta di Sorrento due giovani sono stati accoltellati. Per futili motivi, a quanto pare. Ricoverati in gravi condizioni alla fine sono riusciti a cavarsela, ma poteva finire peggio.
Sono anni ormai che le le stazioni della Circumvesuviana sono completamente abbandonate a se stesse. Degrado, sporcizia, biglietterie che non esistono, quel che resta della Circumvesuviana è uno scenario spettrale, fatiscente. La situazione è critica più o meno dappertutto, ossia nella stragrande maggioranza delle stazioni della provincia di Napoli. Migliaia e migliaia di pendolari che la utilizzano ogni giorno sono costretti a fare i conti con enormi difficoltà negli spostamenti; difficoltà dovute a ritardi, corse annullate, treni vecchi, sporchi, malridotti, sovraffollati all’inverosimile nelle ore di punta.
I treni sono pochi ed il personale non è sufficiente a garantire le esigenze di spostamento dei tantissimi viaggiatori. Nell’hinterland napoletano sono infatti presenti comuni estremamente popolosi. Comuni come Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Acerra, Portici, Ercolano, Casalnuovo di Napoli, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Pomigliano d’ Arco e tanti altri, hanno un enorme bisogno di un trasporto pubblico e di collegamenti al capoluogo adeguati alla popolazione.
I treni sono pochi ed il personale non è sufficiente a garantire le esigenze di spostamento dei tantissimi viaggiatori. Nell’hinterland napoletano sono infatti presenti comuni estremamente popolosi. Comuni come Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Acerra, Portici, Ercolano, Casalnuovo di Napoli, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Pomigliano d’ Arco e tanti altri, hanno un enorme bisogno di un trasporto pubblico e di collegamenti al capoluogo adeguati alla popolazione.

La condizione di completo abbandono in cui versa la Circumvesuviana è sicuramente una delle principali cause dei fenomeni di teppismo e microcriminalità che si verificano sui convogli e sulle stazioni con preoccupante frequenza. Attacchi ai passeggeri, danneggiamenti ai treni, furti, rapine sono da tempo una triste costante. Ciò che resta è tanta amarezza nell’osservare una situazione ormai insostenibile a cui i più sembrano non fare neanche più caso; ormai assuefatti al degrado e alla barbarie.
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