martedì 26 luglio 2016

Napoli: alla scoperta del Parco Viviani nel cuore della II Municipalità

di Antonio Lepre

Nella II Municipalità del Comune di Napoli, e più precisamente in via Girolamo Santacroce nel quartiere Avvocata, è sito uno dei tre parchi verdi presenti nell’area, ossia il Parco Raffaele Viviani. Sul sito del Comune di Napoli il parco è descritto come “dotato di un ingresso panoramico con scorci sul golfo di Napoli e articolato secondo un sentiero che porta ad un'area pianeggiante ricca di alberi da frutto”, esso è un parco poco noto all’interno del panorama cittadino, infatti, al cospetto del Parco di Capodimonte o della Villa Floridiana, ma anche del Parco Ventaglieri e del Parco Quartieri Spagnoli della medesima municipalità, è tra i meno frequentati.
Esso è di circa ventimila metri quadrati, ha due ingressi, il primo a via Girolamo Santacroce e l’altro in Via Cupa Vecchia, il parco comprende un sentiero che scende lungo il pendio e costeggia una serie di balze rocciose, sapientemente organizzate per ospitare alcune specie tipiche della macchia mediterranea, quali rosmarino, ulivo, pino, che sono a loro volta elementi di attrazione per la fauna, specialmente per gli insetti impollinatori. Seguendo il sentiero si arriva ad una area pianeggiante dove sono presenti prati ed alberi da frutto.

Parallelamente al sentiero che porta all’area pianeggiante, dalla parte più alta del parco, parte una scalinata che conduce ad un’enorme cavità tufacea, evidentemente utilizzata nei secoli scorsi come cava, da cui si sbuca al secondo ingresso, ossia quella di Via Cupa Vecchia nei pressi del Corso Vittorio Emanuele.

Il parco Viviani è visitabile relativamente da poco, infatti è stato chiuso per molti anni, ma è stato al centro di un programma di miglioramento già a partire dal 2000, quando si riuscirono a trovare dei fondi prima provinciali e poi regionali per l’apertura avvenuta proprio quell’anno, poi successivamente chiuso e recentemente riaperto. All’interno del Parco Viviani si possono anche visitare delle grotte, che sono servite come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale, anch’esse usate nel corso degli anni precedenti all’apertura come nascondiglio per tossicodipendenti. Il Parco Viviani, insomma, è una perla all’interno della II Municipalità che andrebbe sicuramente rivalutata al meglio.

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