giovedì 25 agosto 2016

Una zona economica speciale per salvare l’area di Bagnoli

di Luigi Rinaldi

L'area di Bagnoli
In molte nazioni, sia europee che asiatiche, già da tempo, sono state istituite le cosiddette Zone Economiche Speciali, uno strumento di politica economica, per favorire lo sviluppo dell’imprese attraverso la concessione di importanti sgravi fiscali. Un progetto di zona economica speciale, comprendente Bagnoli ed i porti di Napoli e Salerno, capace di attrarre investimenti e avviare nuove iniziative imprenditoriali, viene caldamente sostenuto dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale avrebbe convinto il premier Matteo Renzi ed il sottosegretario Claudio De Vincenti ad ampliare la no-tax area inizialmente prevista per la sola area di Bagnoli. 

Il Governo, inizialmente, avrebbe voluto istituire due zone economiche speciali: una per l’Expo di Milano e l’altra per l’area del’ex Italsider. Il piano per la Campania prevede, oggi, la creazione di un’unica area, destinata a coinvolgere i due principali porti della regione, i retroporti, l’ex Italsider di Bagnoli ed una grossa fetta dell’area occidentale. Il Governo Renzi è convinto che Bagnoli possa essere un punto di partenza fondamentale per dare slancio alla ripresa economica del Mezzogiorno e per la riqualificazione di un’area molto vasta che necessita di immediati interventi di bonifica. 

Nel progetto è coinvolto anche il Comune di Napoli, tanto che nelle scorse settimane ci sono stati vari incontri tra i capi di gabinetto della Regione e di Palazzo San Giacomo, all'esito dei quali sarebbe emerso il via libera anche da parte del Sindaco Luigi de Magistris. La riqualificazione dell’area occidentale ha sinora visto non pochi contrasti tra il Governo Renzi ed il primo cittadino di Napoli, il quale ha apertamente contestato la nomina del commissario Salvatore Nastasi. 

L’inserimento di Bagnoli in una Zona Economica Speciale potrebbe, però, contribuire a cambiare le cose. Anche la Svimez ha sottolineato che se il progetto andrà in porto la ZES, oltre a diventare un grande volano di sviluppo, potrà anche contribuire a risolvere il problema di chi sia tenuto a gestire l’area, ponendo fine ad una situazione di stallo e degrado che dura da troppo tempo. La zona franca allo studio del governo Renzi per Bagnoli e per i porti di Napoli e Salerno riscuote l’ appoggio unanime delle varie categorie produttive. Tutti sono convinti che la creazione di una zona franca così estesa possa dare uno slancio decisivo all'economia territoriale, come è avvenuto in passato per città come Barcellona e Singapore.

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