di Luigi Rinaldi
Lo scorso mese di luglio, con una delibera di Giunta, la Regione Campania, in ottemperanza alla legge sui rifiuti, ha istituito l’Osservatorio Regionale sulla gestione dei rifiuti, con lo scopo di approfondire, verificare e monitorare il ciclo integrato dei rifiuti in Campania. A presiedere l’Osservatorio è stato scelto dal Governatore Vincenzo De Luca l’ex senatore Enzo De Luca. Irpino, esperto in materia, in quanto già vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti ed assessore ai Lavori Pubblici nella Giunta Bassolino.
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Sversamenti illeciti |
Il primo obiettivo dell’Osservatorio sarà quello di provvedere allo smaltimento di milioni di tonnellate di ecoballe, mediante l’utilizzo delle cave dismesse o abbandonate. Compito dell’Osservatorio sarà quello di raccogliere ed elaborare tutte le informazioni sull'andamento degli ambiti ottimali e del ciclo ambientale, monitorando l’andamento dei servizi e misurandone efficienza, economicità ed efficacia.
Faranno parte dell’Osservatorio, su espressa richiesta del Movimento Cinque Stelle, in sede di Commissione Ambiente, tre esperti della materia, rappresentanti del mondo associazionistico, dell’ambientalismo e dei consumatori. Secondo il principio della trasparenza, i dati e i rapporti dell’Osservatorio saranno inseriti in una banca dati e pubblicati con cadenza trimestrale, ma anche in una relazione finale annuale. Tutto il materiale raccolto dall’Osservatorio sarà così a disposizione dell’amministrazione regionale e di tutte le istituzioni interessate. Punto di riferimento per l’Osservatorio sarà il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani, recentemente aggiornato.
La gestione dei rifiuti conserva dietro di sé un passato burrascoso e tormentato, essendo stata al centro degli interessi e degli affari delle ecomafie, con conseguenze devastanti per la ecologia e la salute pubblica. L’obiettivo dell’Amministrazione regionale è di aprire una nuova prospettiva nel campo dell’ecologia e dell’ambiente, ripristinando una gestione dei rifiuti all'insegna della legalità e salubrità. In tal senso, sarà necessario incentivare la raccolta differenziata, per raggiungere quella soglia del 65%, indicata dal Parlamento Europeo come obiettivo per tutti i Paesi membri entro la data del 2030.
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