giovedì 27 ottobre 2016

Classifica internazionale atenei: Salerno supera Napoli

di Noemi Colicchio

Orgoglio campano l’Università di Salerno: al suo debutto nella World University Rankings, classifica internazionale degli atenei migliori del mondo, si posiziona nella fascia 351/400. Non bene come negli anni scorsi invece l’Università degli studi Federico II di Napoli, ferma in fascia 401/500. La graduatoria, croce e delizia di rettori d’ogni paese, viene pubblicata con cadenza annuale dal periodico settimanale britannico Times Higher Education, meglio conosciuto come THE

L'Università di Salerno 
La dodicesima edizione premia l’ateneo salernitano per gli ottimi risultati raggiunti nell’ambito della ricerca, misurati da un parametro che viene definito «Citations». Con questo termine si fa riferimento alla quantità di citazioni, figlie degli accademici di ogni nazione, ospitate dalle riviste internazionali del proprio settore di riferimento. L’obiettivo è stimare numericamente le influenze dei risultati raggiunti dai ricercatori di ciascun ateneo su studi effettuati oltreconfine. In quest’ambito, l’Università di Salerno raggiunge punteggio 86.7 (contro il 76.3 guadagnato dalla Federico II): prima tra gli atenei del Sud e terza in Italia, superata esclusivamente dalla Libera Università di Bolzano e dall’Università di Trento.

Questo è solo uno dei tanti parametri adottati dalla rivista per stilare la classifica, tra cui ricordiamo: qualità dell’insegnamento, prospettive di job placement e sbocchi internazionali, percentuale di studenti Erasmus sul totale (1% per la Federico II) e via discorrendo. Il valore di ogni parametro è definito in base ad un incrocio tra le risposte di ben 74.651 accademici, che hanno dovuto stilare una classifica personale tra le migliori università nel loro ambito di specializzazione (eccetto quelle dove insegnano) e quanto detto da 37.781 recruiter cui è stato chiesto, invece, tra quali atenei preferiscono assumere neolaureati. Dalle ricerche è emerso che viene riservata grande attenzione e stima alle Università italiane, però basse in classifica soprattutto per carenza di risorse dedicate all’insegnamento. 

In effetti l’annata non è stata ottimale per gli atenei nostrani, caduti a picco nel ranking. Se infatti al primo posto troviamo il MIT, (Massachussett Institute of Technology), bisogna scorrere con pazienza la lista prima di incontrare qualche nome familiare per idioma. 

Prima tra le italiane, l’ Università Politecnico di Milano: 183esima, salita di quattro posizioni, ancora una volta fiore all’occhiello del nostro paese. Crollano vertiginosamente in fondo alla lista Bologna, Milano, Padova; la Sapienza arriva 223esima, mentre la Cattolica scende in fascia 491/500.

Ad ogni modo, le buone notizie per il Rettore di Salerno, Aurelio Tommasetti, sembrano non finire qui. L’ateneo ha infatti salutato con gioia il nuovo anno accademico festeggiando l’ingresso tra le prime 500 posizioni di un’altra classifica molto importante: l’Academic Ranking of World Universities, l’Arwu, di Shanghai. Chapeau!



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