martedì 22 novembre 2016

Napoli: crescono le proteste per il rischio chiusura dell’Ospedale San Gennaro

di Luigi Rinaldi

L'Ospedale San Gennaro a Napoli
Un intero quartiere, il Rione Sanità di Napoli, da settimane, fa sentire forte la propria voce contro la chiusura dell’Ospedale San Gennaro. Il nosocomio, infatti, rappresenta un presidio importantissimo non solo per il quartiere, servendo un’utenza di circa centomila residenti, ma per l’intera città di Napoli. 

Cittadini, rappresentanti politici del quartiere e dipendenti dello stesso Ospedale San Gennaro hanno posto in essere diverse iniziative per cercare di impedirne la chiusura. Sono stati organizzati cortei, manifestazioni, occupazioni, con l’obiettivo di sollecitare le autorità competenti a fare dietrofront. Ma il piano di dismissione, voluto dal Commissario Polimeni e dal Governatore De Luca, procede secondo programma. Solo pochi giorni fa, sono stati chiusi i reparti di ematologia ed oncologia della struttura. Infermieri, medici e personale di oncologia prenderanno servizio presso l’Ospedale Ascalesi. Con loro saranno costretti a trasferirsi anche tanti malati che necessitano delle cure chemioterapiche. 

Contro la chiusura dell’Ospedale San Gennaro si sono sollevate le proteste in Consiglio Regionale del Movimento Cinque Stelle, attraverso la consigliera regionale, Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità. Gli oppositori del Governatore De Luca non si spiegano come mai un ospedale dotato di attrezzature e tecnologie all’avanguardia e con una struttura in eccellenti condizioni, con spazi ampi e luminosi, ristrutturati di recente e adeguati alle norme sulla sicurezza, debba chiudere i battenti. 

Sul trasferimento del reparto di oncologia all’Ospedale Ascalesi i Cinque Stelle hanno dichiarato inaccettabile lo spostamento di reparti molto complessi e delicati, attualmente ubicati in spazi ristrutturati, in un altro ospedale, quale appunto l’Ascalesi, ancora in fase di adeguamento e ristrutturazione. Indipendentemente dalle possibili strumentalizzazioni politiche, il timore maggiore dei cittadini è quello di vedere ancora una volta compromessa la qualità dei servizi di assistenza, a danno di migliaia e migliaia di ammalati, in un quartiere socialmente già sofferente. 

Un momento della protesta
Le proteste contro la chiusura del nosocomio non sono passate inosservate agli occhi del Governatore De Luca, il quale, in occasione della inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, si è affrettato a promettere che l’Ospedale San Gennaro non chiuderà i battenti, ma conserverà attività di pronto soccorso e garantirà la possibilità di effettuare esami diagnostici, come la tac, e percorsi riabilitativi, nell’ottica di salvaguardare la salute dei cittadini.

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