venerdì 16 dicembre 2016

Addio ad Equitalia: dal Luglio 2017 sarà assorbita dall’Agenzia delle Entrate

di Luigi Rinaldi

A partire dal 1° luglio 2017, Equitalia chiuderà i battenti e sarà assorbita dall’Agenzia delle Entrate. L’amministratore delegato di Equitalia diventerà Commissario Straordinario per gestire la fase di transizione e approvare lo statuto. 

Equitalia fu istituita nel 2005 dal Governo Berlusconi per rispondere all’esigenza di accorpare i vari istituti di riscossione dei crediti locali in un unico ente nazionale. Con il tempo, però, l’accorpamento non ha fornito le risposte sperate. Con la chiusura di Equitalia sarà ampliata la possibilità di definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione, relativi al periodo 2000 - 2016. 

I debiti ovviamente non saranno cancellati, ma ci sarà un sostanziale calo degli interessi passivi. La questione più interessante per i contribuenti riguarderebbe la cosiddetta “rottamazione” prevista dal decreto varato dall’Esecutivo insieme alla Legge di Bilancio. Interesserà 3,1 milioni di contribuenti e 100 miliardi di euro di cartelle esattoriali accumulate. Si applicherà, con ogni probabilità, la cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora. Sarà, quindi, ridotta la somma da pagare, ma non sarà un condono. 

Le cartelle oggetto di rottamazione sarebbero tutte quelle di Equitalia notificate entro il 31 dicembre 2016, emesse per il recupero delle somme dovute al Fisco, per i debiti verso l’INPS, quelle delle contravvenzioni ed i tributi locali. Ufficialmente lo scopo è quello di agevolare i contribuenti, ma, in realtà, il vero obiettivo è quello di provare a recuperare soldi. Diverso, infatti, sarebbe stato rivedere il sistema sanzionatorio nel suo complesso e la filosofia della riscossione. 

Al netto di sanzioni ed interessi di mora, l’Esecutivo prevede per il prossimo anno un gettito aggiuntivo di circa 4 miliardi di euro. Molti si chiedono se bisogna aspettarsi un unico pagamento oppure una dilazione a rate. La bozza del decreto prospetta una dilazione fino a 36 rate pari a tre anni. Chi già sta pagando con la rateizzazione potrà accedere ad uno sgravio di sanzioni ed interessi moratori sulle rate ancora dovute. Ma è ancora tutto da stabilire.


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