di Noemi Colicchio
“Non fidarti mai di un uomo che ti porta buone notizie. È il metodo più antico e più semplice per imbrogliare qualcuno”, scriveva Brandon Sanderson nel suo libro “L'ultimo Impero”. Nessun trucco, nessun inganno. Per la fine del 2016, e per accogliere con gioia il prossimo anno, sembrava doveroso ricordare almeno cinque buoni motivi per cui in questi ultimi 12 mesi abbiamo sorriso, da studenti universitari o lavoratori. La cernita non è stata semplice: solitamente gli almanacchi sono composti dalle notizie più rilevanti. Ma anche le piccole soddisfazioni, che ci inorgogliscono perché cittadini italiani, meritano di essere ricordate.
1) Legge di bilancio 2017
Molto spesso additati come il paese che produce meno nell’ambito della ricerca perché mal finanziato, nei prossimi due anni abbiamo grandi opportunità da cogliere al volo. Per il 2017 sono infatti previsti fondi per 55 milioni di euro, oltre 105 milioni nel 2018 da destinare al mondo universitario. Le attività base di ricerca dei professori in servizio a tempo pieno nelle università statali, in collaborazione con i ricercatori, saranno finanziate da un budget pari a 45 milioni. I migliori dipartimenti di ricerca saranno finanziati con 271 milioni di euro sulla base dei risultati conseguiti. Altri 50 milioni stanziati per favorire la partecipazione italiana ai programmi di ricerca e sviluppo in seno all'Unione Europea.
2) Apple fa magie

3) Startup: il mondo sta cambiando

4) Istat: disoccupazione giovanile in calo
Mai stato così basso il valore percentuale dei disoccupati Under25 dal 2012 ad oggi: i giovanissimi senza impiego scendono al 36,4%. Ad onor di cronaca, serve dire che questa diminuzione è frutto soprattutto della crescita degli inattivi, cioè di coloro che si dichiarano non alla ricerca di un lavoro. Ma i numeri di ottobre, indicatore dell’ultimo trimestre 2016, fanno ben sperare: sono 22,7 milioni gli italiani a lavoro, 174 mila in più rispetto a ottobre del 2015 (+0,8%).
5) “Alliance for YOUth”
Non tutti sanno che, nel 2014, l’azienda privata internazionale Nestlè ha lanciato un progetto pilota, primo ed unico nel suo genere dal titolo “Alliance for YOUth”. L’obiettivo era creare 100mila opportunità di lavoro per gli under 30, garantendo loro una formazione professionale all’interno di strutture aziendali, grazie a collaborazioni con più di 620 imprese e 10mila workshop organizzati in tutta Europa. Ad oggi, le opportunità sono divenute concretamente 115mila.
Del buono c’è nell’anno appena trascorso, basta guardare con attenzione. Anche se ci auguriamo che il 2017 superi di gran lunga le nostre aspettative.
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