di Marcello de Angelis
Napoli, Piazza del Plebiscito: una delle più grandi piazze della città e d'Italia con i suoi 20.000 metri quadri di superficie, meta obbligata dei turisti di tutto il mondo, scenario dei principali avvenimenti sia cittadini che nazionali, si rifà il look. E lo fa alla grande.

L’obiettivo principale è stato quello di condividere un piano che avesse alla base un proficuo e coordinato cronoprogramma degli interventi previsti sugli edifici presenti nella Piazza, al fine di garantire il recupero, la rivitalizzazione e la restituzione alla collettività dell’intero complesso monumentale. Il tutto partendo dalla partecipazione congiunta degli Enti coinvolti chiarendone i termini dei reciproci impegni assunti. Il Comune si è fatto carico di tutta l’organizzazione, realizzazione e gestione finanziaria del progetto.
La volontà delle parti è di procedere ad una riqualificazione non solo della Piazza, luogo meravigliosamente incorniciato tra il palazzo della Prefettura, la Basilica Reale Pontificia di San Francesco di Paola, Palazzo Salerno, il Palazzo Reale e la straordinaria, mozzafiato veduta sul Vesuvio e su parte del Golfo, ma anche dei locali presenti all’interno del colonnato della Chiesa e dello spazio ipogeo presente al di sotto del suo porticato.
E proprio qui sta la grande novità: utilizzare quelle aree sottostanti il livello stradale, finora completamente ignorate, con il desiderio di creare un posto ideale per esposizioni museali interattive, conferenze, convegni, seminari, rassegne d’arte, mostre e manifestazioni culturali. Idea mai presa in considerazione dalle amministrazioni precedenti. Il progetto prevede la concessione di questi spazi da parte dell’Agenzia del Demanio al Comune di Napoli a titolo gratuito e in regime di reciprocità.

“Si consegna alla città la concreta possibilità di una riqualificazione e una maggiore vivibilità di luoghi che finora erano esclusi” ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, “un esempio e’ l’ipogeo dove si potrà fare tantissimo per la cultura, un luogo da riscoprire che si collega alla Galleria Borbonica arrivando fino a via Morelli. Dunque un completamento della “Napoli Sotterranea”, un risultato incredibile. Se la Piazza viene vissuta, se nei porticati nascono botteghe ed esercizi, se si può concedere occupazione di suolo pubblico per renderla più viva, e’ un fatto assolutamente positivo. Noi immaginiamo posti in cui possa esserci intrattenimento, economia, commercio, ovviamente nel massimo rispetto del posto in cui ci troviamo e della sua immensa storia. Il passo successivo immediato deve essere il bando per l’assegnazione dei locali”.
"Mentre due di essi serviranno per accedere nelle viscere della Piazza, i restanti 12 saranno utilizzati per negozi di artigianato e altro, sulla base di un bando che sarà messo a punto dalla Prefettura in base a determinati tempi tecnici”, ha completato il prefetto Pantalone.
"Mentre due di essi serviranno per accedere nelle viscere della Piazza, i restanti 12 saranno utilizzati per negozi di artigianato e altro, sulla base di un bando che sarà messo a punto dalla Prefettura in base a determinati tempi tecnici”, ha completato il prefetto Pantalone.
“Introibo alla cultura di Napoli” (introibo, dal latino “entrare in discorso”) sarà il logo della parte ipogea di Piazza del Plebiscito, un omaggio alla sacralità dei luoghi, in un percorso archeologico che porterà alla scoperta di una Napoli misteriosa e affascinante, ma anche l’incipit che dovrebbe introdurre a un viaggio nella Napoli artistica. "Sarà il punto di accoglienza per i turisti e i napoletani” spiegano dall’Assessorato alla Cultura “abbiamo chiesto ai musei del Duomo e di Capodimonte di fornirci anche opere da installare. Chi arriverà avrà un assaggio del nostro bagaglio storico e artistico. Da li potrà poi scegliere dove recarsi per visitare Napoli”.
Dunque Piazza del Plebiscito, luogo simbolo dei napoletani, si appresta a staccare il cosiddetto “tagliando” per diventare ancora più bella, funzionale e artistica. La sua magnificenza ricca di storia, si dà qualche ritocco…giusto per vanità, come fanno le vere dive… per confermare e sottolineare ancora una volta la sua meraviglia assoluta e il suo essere il nostro orgoglio nel mondo.
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