di Noemi Colicchio
Stiamo parlando di una mole ingente di dati, strutturati e catalogati o meno, registrati quotidianamente dal web. Lo scopo di una piattaforma open data è renderli accessibili a chiunque necessiti di tali informazioni, al fine di favorire una corretta interpretazione del principio di trasparenza su cui si dovrebbe basare la raccolta di dati, soprattutto da parte delle pubbliche amministrazioni. In linea con questo spirito negli ultimi 5 anni, presso l’Università degli Studi di Salerno, è stata organizzata la Settimana dell’amministrazione aperta promossa dal Ministero della Pubblica Amministrazione. Tema caldo quello scelto per l’occasione: rifiuti in Campania.
«Siamo in Campania e la comunicazione pubblica più efficiente per il cittadino dovrebbe essere proprio quella relativa ai rifiuti, sia per quanto riguarda le tasse che rispetto a gestione, trattamento e smaltimento degli RSU; nel corso di quest’anno abbiamo effettuato un monitoraggio su 11 comuni della provincia (tra cui la stessa città di Salerno) e nel corso del laboratorio pomeridiano mostreremo agli amministratori presenti una serie di dati che loro stessi non sapevano di avere». Queste le parole della prof.ssa Daniela Vellutino, docente di comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali, coordinatrice del progetto “Diritto di accesso civico”, finalizzato a sensibilizzare gli studenti verso una corretta gestione dei dati immagazzinati dalle P.A.
Proprio per questo nasce www.opendatacampania.it, la piattaforma che sarà operativa a partire dal mese di aprile e consentirà agli utenti di consultare gli archivi di dati liberamente. Varie le risorse necessarie al progetto: dagli sviluppatori in grado di favorirne la codifica, ai cittadini stessi che con il loro apporto consapevolmente partecipativo potrebbero garantire un vero salto di qualità nella gestione di tali informazioni. Gli stessi studenti potrebbero usarle per scopi didattici, piuttosto che gli imprenditori per individuare nuove fette di mercato scoperte. Non resta che attendere con ansia l’apertura del portale ed accedervi con la consapevolezza di esserne la fonte primaria.
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