di Teresa Uomo
Accoglienza integrata, basata su progetti portati avanti assieme agli enti locali, che prevede anche iniziative di integrazione e avviamento al lavoro. Ma cos’è e come funziona lo SPRAR? La rete di accoglienza SPRAR - Sistema per la Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati - è stata istituita ai sensi dell’art. 32 l.n. 189/2002, e in seguito ad un protocollo d’intesa del 2001 stipulato dal Ministero dell’Interno, dall’ANCI e dall’UNHCR, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati.
Lo SPRAR si propone due obiettivi principali:
1. offrire misure di assistenza e di protezione al singolo beneficiario;
2. favorirne il percorso di integrazione attraverso l’acquisizione di una ritrovata autonomia.
I SERVIZI:
Accoglienza diffusa di 132 richiedenti asilo e rifugiati in Centri di accoglienza, ed appartamenti reperiti sul mercato provato:
- 60 posti in due strutture di accoglienza per uomini adulti;
- 19 posti in una struttura di accoglienza destinata a neo-maggiorenni;
- 27 posti in appartamenti per uomini adulti;
- 8 posti per uomini adulti in appartamento in semi-autonomia;
- 12 posti per donne adulte potenziali vittime di tratta in una struttura di accoglienza;
- 6 posti per donne adulte in appartamento in semi-autonomia.
SERVIZI FINALIZZATI ALL'INTEGRAZIONE
- insegnamento della lingua italiana (livelli A0-A1-A2);
- attività di orientamento per la formazione e/o riqualificazione professionale;
- progetti di tirocinio sostenuti con borse di lavoro;
- facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro presso aziende e agenzie interinali;
- accompagnamento all’inserimento lavorativo;
- orientamento e accompagnamento per la ricerca di soluzioni abitative in autonomia.
SERVIZI DI TUTELA
- attività di informazione, sensibilizzazione e counseling sul diritto d’asilo e sulle procedure di riconoscimento della protezione internazionale;
- sostegno in tutte le fasi di preparazione dell’audizione in Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale;
- segretariato sociale a tutti gli accolti in merito ai diritti, alle prestazioni, alle risorse sociali del territorio e alle modalità di accesso ai vari servizi (Rilascio CF, C.I. Tessera Sanitaria, Iscrizione CPIA);
- interfaccia con Questura, Prefettura, Commissioni ed accompagnamento per la risoluzione di problematiche relative al riconoscimento della protezione internazionale ed al rilascio del permesso di soggiorno;
- sostegno psico-socio-sanitario, e pratiche per la certificazione medico legale degli esiti di tortura.

Negli ultimi tempi il Sistema ha conosciuto rilevanti ampliamenti, sia per quanto riguarda la capacità dei posti messi a disposizione per l’accoglienza, sia per quanto riguarda i beneficiari accolti. Tali ampliamenti, disposti dal Ministero dell’Interno, sono avvenuti in risposta ad un fenomeno di afflussi consistenti. In diversi anni, si è progressivamente passati dai 1.365 posti disponibili del 2003 ai 20.752 del 2014. Nel 2015 lo SPRAR ha visto il consolidarsi della rete di accoglienza per un totale di 21.613 posti, e nel primo semestre del 2016 la capienza è salita a 27.089 posti.
Negli ultimi due anni, 2015 e 2016, una quota importante degli ampliamenti ha riguardato la categoria dei minori stranieri non-accompagnati, protagonisti di continui arrivi sul territorio italiano, e interessati da recenti modifiche normative tese ad incrementare la loro tutela.
Il modello SPRAR garantisce un’accoglienza sicura e strutturata dei minori stranieri non-accompagnati anche non richiedenti asilo, così come previsto dal “Piano Nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari, adulti, famiglie e minori stranieri non-accompagnati” (Intesa sancita in Conferenza Unificata il 10 luglio 2014).
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