di Marcello de Angelis
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Il regista Edoardo De Angelis |
Sei David di Donatello, sei meritatissime gemme che hanno suggellato alla perfezione il percorso di “Indivisibili” l’ultimo film dell’ormai non più esordiente regista Edoardo De Angelis. Originario di Portici, classe 1978, definito un vero “talento visionario capace di reinventare gli archetipi del cinema napoletano”, dopo “Mozzarella stories”, “Perez.” e “Magnifico Shock”, (un episodio del film in tre parti “Vieni a vivere a Napoli”), ha fatto di nuovo centro con la struggente storia delle due gemelle siamesi Viola e Dasy, cantanti da matrimonio, che un giorno scoprono di potersi dividere, iniziando a sognare un pizzico di normalità nella loro vita simbiotica. “Prim'ancora che raccontare storie, amiamo scrivere immagini, perché chiunque possa portarle con sé il più a lungo possibile” ha commentato un soddisfatto Edoardo De Angelis.
I riconoscimenti meritatissimi (su un totale di 17 nomination) sono stati consegnati durante la 61esima cerimonia di premiazione tenutasi lo scorso 27 marzo a Roma, presso gli Studios di Via Tiburtina e sono: migliore sceneggiatura originale, firmata dallo stesso regista De Angelis con Nicola Guaglianone e Barbara Petronio; migliore attrice non protagonista, Antonia Truppo per aver interpretato la madre delle gemelle; migliore costumista, Massimo Cantini Parrini; migliore produzione, Attilio De Razza, Pierpaolo Verga”.
Sono state le altre due statuette, però, che hanno reso ancor di più completa la gioia del pubblico napoletano, quelle assegnate al poeta e cantautore Enzo Avitabile per la migliore architettura musicale, o colonna sonora, e quello forse ancor più prestigioso per la miglior canzone originale “Abbi pietà di noi”, scritta in dialetto napoletano proprio per il film e divisa al microfono con le due giovanissime protagoniste, Angela e Marianna Fontana, le interpreti delle gemelle. Il canto a tre voci compare anche nell'ultimo album del musicista, "Lotto infinito".
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Enzo Avitabile con Angela e Marianna Fontana |
Geniale compositore, artefice di una carriera che lo ha portato ad esibirsi nei 5 continenti, nasce a Napoli nel 1955 e cresce nel quartiere Marianella. Studia sassofono ed inizia ad esibirsi all'età di sette anni. Si diploma poi in flauto al conservatorio di S.Pietro a Majella. E’ del 1982 il suo primo lavoro discografico, “Avitabile” dove suona vari generi musicali che vanno dalla world music alla jazz fusion. Nell’83 viene pubblicato “Meglio soul” con canzoni come "Charlie", in omaggio a Charlie Parker. Ribelle come la sua città, nel 1994 viene definito un "artista ingestibile", per aver rifiutato di partecipare al Festiva di Sanremo.
Dopo aver sperimentato il rap e il jungle, negli anni Duemila si dedica allo studio e alla riscoperta del patrimonio musicale della propria terra di cui ne è orgoglioso figlio. Inizia così una collaborazione con i Bottari di Portico, gruppo di percussionisti le cui origini risalgono al Dodicesimo secolo, con cui nel 2004 incide l’album “Salvamm’ ‘o Munno”. Esce quindi il doppio album “Festa, Farina e Forca” (2009) e “Napoletana” (2009). E nel 2012 “Black Tarantella”, che si aggiudica la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto. Nello stesso anno, Jonathan Demme presenta al Festival del Cinema di Venezia il docu-film “Enzo Avitabile Music Life”, in cui il famoso regista de “Il silenzio degli innocenti” ripercorre la carriera del musicista napoletano affermando che: "La musica di Enzo mi ha cambiato la vita”.
Collabora con artisti stranieri da Jame Brown a Tina Turner, passando da Goran Bregovic, Khaled e Bob Geldof. Tra gli italiani: Pino Daniele, Francesco Guccini, Franco Battiato, Edoardo Bennato, Antonello Venditti e Francesco De Gregori. “Naturalmente sono strafelice per il risultato” ha dichiarato Avitabile, visibilmente commosso ed emozionato “divido il premio per la canzone con le gemelle Fontana. Ringrazio Edoardo, il mio manager Aragosa, il mio quartiere di Marianella. Ringrazio Napoli e le periferie del mondo che sono la mia fonte di ispirazione. La mia musica ha guidato lo sviluppo del film e viceversa. E confido che questa magia possa accadere anche per il prossimo film di Edo, a cui ci stiamo già dedicando”.
Per Maurizio de Giovanni “Dovremmo dare il giusto risalto al trionfo di Enzo Avitabile. Andrebbe adeguatamente celebrato un musicista raffinato che porta nella sua musica l’intero bacino del Mediterraneo straziato e mortificato da guerre e fughe, ma vivo e vitale in ogni espressione artistica. Un grande della nostra terra, che sintetizza nel proprio lavoro il fascino misterioso di una cultura fieramente meticcia, orgogliosa della sua porosa capacità di trattenere e metabolizzare il buono che arriva dal mare. Bravo Enzo. Orgogliosi di te”.
Felicissimo anche il Sindaco Luigi de Magistris: “Sono gioioso per l'immenso Enzo Avitabile: maestro musicista, cantautore, poeta. Enzo è Napoli, Enzo è il Sud del mondo, Enzo dà forza ai senza potere, dà voce alle periferie, a cominciare da Marianella, quartiere a Nord di Napoli. Complimenti di cuore a tutta la squadra di "Indivisibili", a tutte e tutti ! Sono orgoglioso di voi!" E lo siamo anche noi!
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