di Luigi Rinaldi
La Campania attualmente è la Regione italiana con il più alto tasso di crescita economica, con un PIL salito a + 2,4%, tanto da trainare l’intero Mezzogiorno. Lo confermano i dati Istat sul Pil delle macroaree del Paese. Di queste incoraggianti notizie ne ha parlato lo scorso 22 giugno proprio il presidente dell'Istituto di Statisitca, Giorgio Alleva, al Teatro San Carlo in occasione della cerimonia dei 100 anni dell'Unione industriali di Napoli alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.
Non hanno avuto eguale fortuna le altre regioni del Sud Italia, le quali hanno chiuso il 2016 con segni non negativi ma sicuramente poco entusiasmanti, a conferma, comunque, di una tendenza tutto sommato positiva, sviluppatasi nel corso degli ultimi anni, ma in via di stabilizzazione. Il dato numerico in Campania trova conferma in tutta una serie di segnali rivelatori.
Nella nostra Regione si concentra il 30% del totale nazionale dei contratti di sviluppo firmati nell’anno 2016. Inoltre degli interventi di rilancio previsti in 231 aree di crisi censite in Italia, ben 119 sono targati Campania. Alla crescita dei PIL, quindi, contribuirebbero soprattutto gli investimenti privati supportati da fondi di rotazione e risorse regionali. A tal riguardo il Governatore, Vincenzo De Luca, ha dichiarato: “Sono in ballo 325 milioni di incentivi e 150 milioni li mettiamo noi come Regione Campania. Anche in questo caso, come per il sostegno alla decontribuzione per i nuovi contratti di lavoro, siamo la Regione all'avanguardia: non a caso saranno i ministri De Vincenti e Calenda a presentare nei prossimi giorni questa intesa”.
Sul dato del Pil della Campania anche Adriano Giannola, presidente Svimez concorda: “confermo che anche per noi la crescita della Campania è superiore al 2% nel 2016. Lo desumiamo dai dati raccolti con il nostro rigoroso metodo scientifico per il Rapporto 2017 che anticiperemo a fine luglio. Abbiamo ricostruito i valori relativi a consumi, investimenti e quant'altro". Secondo Giannola "sono proprio gli investimenti privati nell'industria a correre, a differenza di quello che accade nella Pubblica amministrazione, le cui risorse al Sud sono invece drammaticamente calate”. Anche altri fattori economici hanno contribuito a far crescere il Prodotto Interno Lordo campano: la ripresa della domanda interna, il forte incremento delle esportazioni in particolare nel comparto agro-industriale ed elettronico, nonché la marcata presenza turistica generalizzata sull’intero territorio.
De Luca, sullo straordinario risultato conseguito dalla Regione da lui amministrata, ha aggiunto inoltre: “siamo dunque di fronte a un passo in avanti importantissimo. Nei prossimi mesi, con l’avvio pieno dei progetti territoriali, con l’avvio di grandi infrastrutture, con l’erogazione dei fondi previsti nei diversi bandi (2,5 miliardi nel 2018), l’avvio di progetti di edilizia sanitaria, e lo snellimento e la semplificazione della normativa urbanistica, avremo un consolidamento di questa crescita e ci auguriamo un ulteriore suo incremento. Il cammino da compiere è ancora lungo ma possiamo guardare con fiducia al futuro”. A questo punto non resta che augurarsi un positivo riscontro anche sul piano dell’economia reale e dei sofferenti livelli occupazionali.
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