di Antonio Cimminiello
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Vincenzo De Luca |
Era diventata persino una questione politica. Diversi partiti, anche in seno alla stessa maggioranza di governo, si sono divisi sul nome che avrebbe ereditato il posto di Joseph Polimeni, il dimissionario commissario per la sanità in Campania. Ed alla fine, dopo quasi 90 giorni di impasse, il dado è tratto: il nuovo commissario è il Governatore Vincenzo De Luca. Un nome che non rappresenta una novità in assoluto, se si pensa che l’emendamento alla ultima Legge di Bilancio - non a caso chiamato “pro De Luca” - sembrava essere stato introdotto ed approvato, pur riconoscendo la possibilità in generale di nominare i presidenti di Regione commissari in ambito sanitario, proprio per superare gli ostacoli normativi che, nel caso di specie, avrebbero impedito la nomina a favore di colui che è al vertice dell’Ente di Palazzo Santa Lucia.
Come è noto, la regione campana è reduce da un lungo periodo di commissariamento: una fase “lacrime e sangue”, caratterizzata dalla necessità di superare il dissesto economico attraverso l’attuazione di un piano di rientro dal disavanzo, in nome del quale tuttavia si è materializzato un grave “taglio” delle prestazioni sanitarie, soprattutto sul piano qualitativo, che ha portato di recente ad un punteggio LEA (livelli essenziali di assistenza) tra i più bassi d’Italia. Nell’Aprile scorso sono arrivate le dimissioni di Polimeni, le quali suscitarono diverse reazioni: per qualcuno poteva essere l’inizio della “normalità”, per altri una maggiore precarietà. E quest’ultimo timore è diventato realtà, almeno fino alla nomina ufficiale di De Luca. La sfida a questo punto diventa per più aspetti decisiva: il governatore ha già la titolarità della delega in materia sanitaria, ma assumendo in più tale incarico decide di esporsi in prima persona per il raggiungimento di quell'obiettivo, un sistema sanitario adeguato per i cittadini campani, per il quale nel frattempo non ha esitato a mettere in campo in questo tempo iniziative interessanti ed ambiziose: si può citare a tal proposito la nota vicenda dell’Ospedale del Mare, per il quale l’ex sindaco di Salerno ha promesso un completamento definitivo ed un funzionamento a pieno regime entro il 2017.
Sicuramente ciò che conta per ora sono le conseguenze nell'immediato che si produrranno a partire da tale nomina: sarà finalmente possibile infatti adottare tutta una serie di atti strategici che per legge rientrano nella sola competenza della struttura commissariale. E a quanto pare non si tratta di roba da poco: esempi significativi sono senza dubbio il reclutamento di nuovo personale sanitario e l’approvazione degli atti aziendali riferibili alle Asl. Il tutto nella attesa e speranza di un futuro migliore per la salute di chi vive in Campania.
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