di Massimiliano Pennone
Secondo i dati pubblicati nel recente “Osservatorio sui Furti d’Identità e le Frodi Creditizie” realizzato da CRIF, azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie, nell’intero anno 2016 i casi di frode creditizia o emissione di cambiali e assegni a nome altrui (tramite furto d'identità con successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui) sono stati più di 26.100. Un numero altissimo, che ha generato una perdita economica stimabile intorno ai 152 milioni di euro. Nel 2015 erano stati 25.300 i casi rilevati; lo studio conferma dunque un fenomeno in costante espansione.
Analizzando i numeri dell’Osservatorio si vede poi che la regione dove questo tipo di fenomeno è maggiormente diffuso è la Campania, seguita da Lombardia e Sicilia. Nel corso del 2016 sono stati rilevati infatti soltanto nella nostra regione ben 3.661 casi (+4,5% rispetto all’anno precedente).
Anche a livello provinciale è poi Napoli a confermarsi al primo posto per numero di frodi registrate, con 2267 casi. Seguono Salerno, con 602 casi (settimo posto assoluto nella graduatoria nazionale), e Caserta, con 506 casi (nono posto assoluto nella graduatoria nazionale). Avellino è invece la provincia che registra meno casi (147), mentre Benevento è la regione con la maggiore crescita del numero di reati (+8,8%).
CRIF ha provato poi a disegnare un profilo delle vittime: la maggioranza sono uomini (nel 64,3% dei casi), fra i 41 e i 50 anni (il 26,3%) del totale. Persone quindi caratterizzate da una stabilità reddituale, una storia creditizia consolidata ed un’elevata propensione agli acquisti di beni durevoli. Da sottolineare, come sia però la fascia di età degli under 30 ad aver registrato il maggior incremento (+11,3%) a dimostrazione che i giovani spesso si caratterizzano per abitudini poco prudenti, specialmente con i servizi online.
La tipologia di finanziamento oggetto di frode più diffusa risulta invece essere il prestito finalizzato (64,27% dei casi), mentre si continua a registrare un aumento significativo delle frodi che interessano le carte di credito (18,5% dei casi totali).
Nello specifico, il 39,8% dei casi di frode creditizia rilevati ha avuto per oggetto l’acquisto di elettrodomestici, il 12,1% l’acquisto di auto e moto, il 10,4% spese per gli immobili e ristrutturazioni, l’8,9% l’arredamento e il 6,2% elettronica e informatica. Il 4,4% delle frodi riguarda invece l’acquisto di soluzioni di viaggio o intrattenimento.
Infine, come già rilevato anche nel 2015, è la carta d'identità il documento principalmente utilizzato nei casi di impersonificazione e quindi di frode: i criminali utilizzano nella maggior parte dei casi carte d'identità contraffatte, oppure valide ma non riconducibili alle vittime (come i documenti per i quali risulta una denuncia per furto o smarrimento).
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