lunedì 30 ottobre 2017

Edilizia scolastica: servono risorse ma anche idee

di Gian Marco Sbordone

E’ stato pubblicato il consueto rapporto annuale di Legambiente sullo stato di salute degli edifici scolastici. Lo studio è stato incentrato, in particolare, sulla sostenibilità sismica e sulla qualità delle strutture scolastiche. In Campania sono stati monitorati 474 edifici che ospitano 108.000 studenti.

Dallo studio emerge che oltre il 90% delle scuole in Campania si trova su aree considerate a rischio sismico. Tuttavia solo 2 su 10 sono state edificate secondo la normativa e i criteri antisismici. La verità è che il patrimonio edilizio scolastico è vecchio. Solo il 62% delle scuole, in Campania, è stato realizzato dopo il 1974, anno in cui entrò appunto in vigore la relativa normativa antisismica. Oggi, in pratica, almeno la metà delle scuole avrebbe bisogno di importanti interventi di manutenzione.

I Comuni, tuttavia, spendono poco e anche qui, purtroppo, il gap tra la Campania e il resto del Paese è evidente. Infatti mentre in media in Italia sono stati spesi 21.000 euro per edificio scolastico, per quanto concerne la manutenzione straordinaria, in Campania ne sono stati spesi solo 2.000. La stessa differenza, in negativo, si può vedere per la manutenzione ordinaria che vede in Campania una cifra impegnata di 1.335 euro per edificio contro gli oltre 7.000 della media nazionale.

L’ indagine di Legambiente non si è limitata a verificare la questione relativa agli interventi antisismici nelle scuole, ma ha verificato anche i servizi, la fruibilità degli spazi, in una parola la qualità delle scuole. Anche qui la Campania presenta un deficit notevole da colmare rispetto ad altre aree del Paese, nelle quali gli studenti, generalmente, possono godere di servizi migliori, di strutture adeguate e di un buon livello di confort.

Un dato positivo è stato, invece, riscontrato per quanto concerne le certificazioni. Infatti la maggior parte delle scuole in Campania è in regola con i certificati di agibilità, di igiene sanitaria, di prevenzione incendi.

Ancora un dato negativo perviene, invece, per quanto attiene al risparmio energetico. Infatti solo il 66% degli edifici scolastici è munito di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia e anche gli altri interventi strutturali, ad esempio quelli che riguardano gli infissi, utili per il contenimento delle spese energetiche, lasciano molto a desiderare. Quest’ ultimo aspetto è molto importante perché è da considerarsi significativa la circostanza che gli studenti nella fase della loro vita dedicata all’attività formativa vivano in strutture concepite con criteri finalizzati a rispettare l’ ambiente e a risparmiare.

Un ultimo dato emerso dal rapporto di Legambiente riguarda l’ amianto e, in proposito, è emerso che in 18 istituti vi è ancora presenza di tale nociva sostanza. Come giustamente sottolinea Legambiente ci vogliono risorse ma ci vogliono anche idee per ripensare complessivamente l’ edilizia scolastica sulla base di criteri che riescano a conciliare la funzionalità, la sostenibilità ambientale e la sicurezza.




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