lunedì 30 ottobre 2017

Salgado a Napoli, una mostra sull’ armonia perduta

di Gian Marco Sbordone

Sebastião Salgado e la moglie Lélia Wanick
Lo scorso 17 ottobre, al Museo Pan di Napoli, è stata inaugurata la mostra fotografica “Genesi”, di Sebastiao Salgado, il più grande fotografo documentarista vivente. Gli scatti di Salgado, nato in Brasile nel 1944, e considerato “il principe del bianco e nero”, sono stati esposti in varie mostre nei più importanti musei in tutto il mondo e l’ artista si è aggiudicato numerosi premi e riconoscimenti. Genesi, come tutti i progetti di Salgado, è un lavoro realizzato con la collaborazione della moglie, Lèlia Wanich.

Si tratta di oltre 200 foto scattate nel corso di 10 anni, durante i quali il grande fotografo ha vissuto nelle Isole Galapagos tra tartarughe giganti, iguane e leoni marini; ha poi attraversato il Kenya e la Tanzania, tra le zebre e gli animali felini; è stato quindi in Patagonia in contatto, per un periodo, con alcune tribù indigene che vivono ancora allo stato naturale.

L’ itinerario fotografico esposto è diviso in cinque sezioni: “Pianeta sud”, “I santuari della natura”, “L’ Africa”, “ Il grande nord” e “L’ Amazzonia e il Pantanàl”. Ci vengono presentati straordinari paesaggi, attraverso i quali entriamo in contatto con un mondo in cui tutti gli esseri viventi sono in perfetto equilibrio e l’ habitat naturale è intatto.

Potremmo definirlo, questo lavoro, un reportage sull’armonia perduta perché ci mostra, appunto, come si presentava il mondo prima che la società degli uomini prendesse il sopravvento sulla natura. Ed è per questo che l’ itinerario fotografico è stato anche definito come "una sorta di rappresentazione del dolore del mondo". Del resto era proprio questo l’ intento di Salgado: dare una testimonianza di come fosse il mondo prima che iniziasse la sua progressiva distruzione, su come si presentasse agli inizi e viene da qui il titolo dell’ opera, “Genesi”.

E allora e proprio un grido d’ allarme quello lanciato da Salgado, un grido verso gli uomini e la società moderna affinchè fermino lo scempio prima che sia troppo tardi e, soprattutto, che comprendano che c’è stato un tempo in cui gli esseri umani vivevano in un equilibrio perfetto con la natura. E questo tempo esiste ancora in alcune parti del pianeta.

Genesi sarà in mostra al PAN fino al 28 gennaio 2018. All’ inaugurazione della mostra hanno presenziato il Sindaco Luigi De Magistris e l’ Assessore Alla Cultura al Comune Di Napoli Nino Daniele. Quest’ ultimo ha giustamente sottolineato come si tratti di un evento di grandissima valenza artistica che, probabilmente, supererà anche le precedenti mostre di Mc Cuny e Newton.

Il tema trattato da Salgado e il valore artistico degli scatti regaleranno ai napoletani, e a tutti i visitatori provenienti anche da altre città, delle emozioni molto intense ed indurranno sicuramente ad una profonda riflessione. Ha affermato Lèlia Wanich, moglie dell’ artista e curatrice della mostra: “ si tratta di fotografie che aspirano a rivelare un incanto; un tributo visivo ad un pianeta fragile, che tutti abbiamo il dovere di proteggere”.


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