giovedì 30 novembre 2017

Scampia: un campo da calcio in memoria di Antonio Landieri

di Gian Marco Sbordone

Lo stadio di Scampia dedicato ad Antonio Landieri
E’ veramente una bella notizia, di quelle che ridanno speranza, l’inaugurazione, a Scampia, di un campo di calcio dedicato ad Antonio Landieri, vittima innocente della camorra, ucciso 13 anni fa. Si trovò, come si dice, al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ci fu un conflitto a fuoco tra camorristi e Antonio fu colpito a morte per errore. All’ epoca gli inquirenti credettero che anche il giovane fosse tra i camorristi e, come avviene in questi casi, per motivi di ordine pubblico gli furono vietati i funerali. Dolore su dolore per la madre Raffaella che oggi è giustamente soddisfatta.

Non c’ è gioia nelle sue parole, non può esserci mai più gioia se ti viene strappato un figlio in quelle circostanze, tragiche e assurde. Adesso dice che però, al suo povero Antonio, è stata ridata perlomeno la dignità. Il ragazzo non poteva giocare a calcio per le sue condizioni fisiche e si accontentava di vedere gli altri giocare.

E adesso i ragazzi del suo quartiere giocano su un campo dedicato a lui, è come se Antonio giocasse.
Una vittoria importante insomma, a cui si è giunti dopo una battaglia giudiziaria e tanto impegno per difendere la memoria di quel ragazzo sfortunato, portato avanti con determinazione dalla sua famiglia e dal cugino, Rosario Esposito La Rossa, che oggi fa lo scrittore con discreto successo, raccontando quello che normalmente si tace quando si parla di Scampia, che non è solo droga, camorra e degrado, ma anche un quartiere dove si tocca con mano la solidarietà di tante brave persone, laboriose ed oneste.

La cerimonia di inaugurazione è avvenuta l’ 8 novembre scorso, alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, degli Assessori Del Giudice e Clemente, e del Prefetto incaricato dal Ministro dell’ Interno per il risanamento della cosiddetta Terra Dei Fuochi. 

La presenza del Prefetto è legata alla circostanza che il terreno di gioco, in materiale sintetico, è stato realizzato con la gomma riciclata di pneumatici usati, grazie al protocollo contro l’ abbandono dei pneumatici siglato tra Ministero dell’ Ambiente, Comuni e Prefetture di Napoli e Caserta ed Ecopneus. Quindi quest’ inaugurazione ha un ulteriore valore aggiunto nell’ ambito della lotta alla criminalità nelle sue diverse forme, tra le quali c’ è anche quella che minaccia la nostra salute ed il nostro ambiente.

Giustamente molto soddisfatto il Sindaco de Magistris che ha dichiarato durante la cerimonia: “Napoli è schierata, sta dalla parte delle vittime di camorra. Questo campo è dei ragazzi”. Oggi c’è un altro Antonio Landieri a giocare su quel campo. E’ il nipote del giovane ucciso per sbaglio dalla camorra e di cui porta il nome. Anche il piccolo Antonio partecipa al taglio del nastro, che si svolge mentre volano palloncini colorati e tanti ragazzi corrono felici sul terreno di gioco.

Veramente una bella giornata dunque, una di quelle da ricordare. Ricordare appunto, non come sterile esercizio retorico, ma come impegno perché le cose cambino. E le cose possono cambiare anche attraverso queste operazioni che non sono evidentemente solo simboliche. Attraverso l’ apertura del campo di Scampia, intitolato ad Antonio Landieri, si è fatta giustizia alla memoria di un ragazzo ingiustamente accomunato alla criminalità ( e non a caso erano presenti alla cerimonia i familiari di molte altre vittime innocenti della malavita organizzata), ma si è fatta giustizia anche di tanti stereotipi. Scampia, in verità, in questi ultimi anni, ci ha fornito numerosi altri esempi positivi di attività e strutture aperte a favore dei giovani e dei più deboli. Continuiamo così.




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