giovedì 21 dicembre 2017

Salvini, la Lega e il ruolo della politica

 di Gian Marco Sbordone

Gianluca Cantalamessa, Coordinatore Regionale di “Noi Con Salvini”, è soddisfatto. Tra sabato e domenica, il 2 e 3 dicembre scorso, presso i gazebo allestiti in vari centri della Campania (47 per la precisione), sono state raccolte quattromilacinquecento firme a favore di alcune delle più rilevanti proposte politiche e legislative del partito del leader lombardo.

Il punto principale del programma leghista, attualmente, appare il no convinto allo Ius Soli. Ma i cittadini campani hanno firmato anche per chiedere una minore pressione fiscale e a favore di politiche che, in generale, tengano conto delle esigenze degli italiani prima di quelle degli immigrati.

La raccolta delle firme segue un importante iniziativa tenuta da Matteo Salvini a Castelvolturno alcuni giorni prima. Vi hanno preso parte 90 amministratori. E’ stata l’ occasione, ha detto Cantalamessa, per trovare conferme circa la validità della struttura del partito, che appare funzionale ed adeguata, “ con un Coordinamento regionale che guida i Coordinamenti provinciali e cittadini”.

Cantalamessa ha anche annunciato che da metà dicembre una folta delegazione del partito campano è a Roma per sostenere la campagna elettorale ed ha voluto ringraziare gli attivisti e tutti i campani: “centinaia di militanti, al freddo intenso, hanno risposto con il calore della partecipazione e della disponibilità. La gente ha capito ed ha apprezzato lo sforzo che, come movimento politico, stiamo portando avanti nei territori”. Il partito di Salvini sarebbe dunque in crescita anche da noi e probabilmente c’è del vero nelle parole espresse da Cantalamessa al netto di una certa enfasi.

In realtà i temi posti dalla Lega continuano ad essere quelli maggiormente sentiti dalla popolazione, anche perché le risposte fornite ad oggi sulla questione immigrazione e su quella della pressione fiscale non sono apparse, in genere, convincenti. In ogni caso appare evidente che su queste questioni si giocherà, in larga misura, la campagna elettorale che in pratica è già iniziata. Il tema dell'immigrazione si intreccia con quello della sicurezza ed entrambi appaiono nervi scoperti per le nostre comunità.

C’ è un clima di grande incertezza e confusione perché, se è evidente che non esistono ricette miracolose per una soluzione delle problematiche sul fronte dell’ immigrazione e della sicurezza, i cittadini attendono, in qualche modo, di essere rassicurati.

Occorre puntare su politiche dell'immigrazione credibili e sostenibili che dovrebbero basarsi da un lato sull'esigenza imprescindibile di salvare quanto più vite umane possibile ma, dall’ altro, di avviare gli immigrati in un percorso di inserimento sociale e culturale. E, infine, occorre essere in grado di colpire chi, arrivato nelle nostre città e nei nostri comuni, mostra di non adattarsi alle regole del nostro vivere civile e delle nostre leggi. Non è facile, ovviamente, perché su queste tematiche insistono difficoltà di vario genere, a cominciare da quelle economiche. E tuttavia, la discussione sullo Ius Soli è inevitabilmente condizionata proprio da queste problematiche. La politica, quella con la P maiuscola, è chiamata dunque a fare delle scelte, anche coraggiose e impopolari.


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