di Luigi Rinaldi
In Italia, in materia di donazione di organi, vige il principio del consenso o del dissenso esplicito (art. 23 della Legge n. 91 del 1 aprile 1999; Decreto del Ministero della Salute 8 aprile 2000). Non ha mai trovato attuazione, infatti, la regola del "silenzio-assenso" introdotta dagli artt. 4 e 5 della Legge 91/99. A tutti i cittadini maggiorenni è dunque offerta la possibilità (non l'obbligo) di dichiarare la propria volontà (consenso o diniego) in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte. Anche in questo delicato contesto, la popolazione italiana ha dimostrato la sua infinita generosità.
L’anno 2017, infatti, ha registrato, su scala nazionale, un notevole incremento delle donazioni di organi ed una contestuale riduzione delle opposizioni. La regione che ha fatto segnalare numeri ragguardevoli è stata proprio la Campania, con 170 potenziali donatori di organi e tessuti, pari ad un aumento, rispetto al 2016, del 20%. L’indice di donazioni per milioni di abitanti è passato dal 13,6 del 2016 al 16,9 del 2017, con un aumento di 3 punti per milione.
Il tasso di opposizioni dei familiari alla donazione è diminuito dal 42,9% al 38,9%, rappresentando anche in questo caso uno dei valori più bassi mai registrato. I risultati conseguiti sono anche frutto del notevole sforzo compiuto dal Sistema Sanitario della Campania, troppe volte balzato agli onori della cronaca per le sue inefficienze. Bisogna fare un plauso, questa volta, al lavoro di tutte le UOC di Anestesia e Rianimazione delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie della Regione.
Il Cardarelli è ormai un'eccellenza per i trapianti di fegato, la sua Rianimazione è la quarta in Italia così come la Federico II ha una storia molto forte per quanto riguarda i trapianti di rene. Vanno anche segnalati gli incrementi di attività dell’ AOU Ruggi di Salerno (23 segnalazioni, 15 donatori), la Casa di Cura Villa dei Fiori di Acerra, il PO S. Maria della Pietà di Nola, la Fondazione Evangelica Villa Betania di Napoli. Assolutamente significativa anche l’attività dei trapianti di cuore dell’equipe del Dott. Ciro Maiello dell’Ospedale Monaldi che come da trend nazionale risente dell’incremento dell’età media dei donatori di organi (circa 57 anni).
Un altro dato che differenzia la Campania dal resto del Paese è la recente attivazione, proprio al fine di incentivare le donazioni, presso le varie ASL Regionali, degli sportelli informativi sull’attività di donazione e trapianto nell’ambito del Progetto denominato “Sportello Amico Trapianti”. Presso gli sportelli è possibile per i cittadini acquisire notizie sui percorsi assistenziali e registrare la propria dichiarazione di volontà. Nel 2018 è prevista l’apertura di altri 4 sportelli presso le Aziende Ospedaliere sede di Centri Trapianto, Cardarelli, Monaldi, Federico II e Ruggi di Salerno. L’obiettivo è di estendere a breve questo servizio a tutti i 550 comuni della Regione.
Numeri davvero importanti per una Regione sottoposta al piano di rientro. Bisogna riconoscere che la Campania ha compiuto sforzi notevoli per essere in linea con gli standard nazionali. Non a caso la Regione Campania è stata scelta come una delle regioni pilota per il progetto “Difendi la Patria, dai valore alla Vita” per la promozione della donazione di organi e tessuti nelle Forze Armate.
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