di Luigi Rinaldi
Il Contratto di sviluppo, introdotto nell’ordinamento dall’articolo 43 del Decreto-Legge 25 giugno 2008, n. 112, ed operativo dal 2011, rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.
La normativa attualmente in vigore (decreto del Ministro dello sviluppo economico del 9 dicembre 2014 e s.m.i.), valevole per il periodo di programmazione 2014-2020, consente la finanziabilità di: programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; programmi di sviluppo per la tutela ambientale; programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.
Le istanze di accesso devono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. – Invitalia, soggetto gestore della misura agevolativa, con le modalità e secondo i modelli indicati nella sezione dedicata del sito web dell’Agenzia.
L’Agenzia procede allo svolgimento delle attività istruttorie di competenza nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande di agevolazioni, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili. Lo scorso 28 febbraio il CIPE ha approvato il rifinanziamento dei contratti di sviluppo per 850 milioni a valere su risorse del Fondo di sviluppo e coesione.
Per le Regioni che hanno sottoscritto Accordi di Programma Quadro con il Mise, come la Campania e la Calabria, la quota parte attribuita a livello regionale sarà trasferita su tali Accordi senza ulteriori cofinanziamenti da parte delle Regioni stesse.
Ad oggi, sono 113 le imprese finanziate con questo strumento, che hanno attivato 4,2 miliardi di euro di investimenti con quasi 60.000 posti di lavoro creato o salvaguardati. Delle imprese finanziate, oltre il 60% operano nel settore dell’industria, circa il 30% nella trasformazione dei prodotti agricoli e circa il 16% nel Turismo.
L’ultimo rifinanziamento del Contratto di Sviluppo risale al 2016, con uno stanziamento di 916,500 milioni di euro dal CIPE. Il Decreto del Ministero del Sviluppo Economico dell’8 novembre 2016 ha apportato alcune modifiche alle procedure. Due le novità più importanti. La prima è il Fast Track ossia la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni, con l’avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla determina, completamento del programma di investimenti entro 36 mesi.
La seconda è il cosiddetto Accordo di Sviluppo cioè l’introduzione di una nuova procedura a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni.
Il Presidente Vincenzo De Luca e l'Assessore al ramo Amedeo Lepore hanno dichiarano: "la decisione di rifinanziare contratti e accordi di sviluppo con una consistente dotazione di risorse finanziarie è una novità di grande importanza per lo sviluppo produttivo della Campania. Infatti, i fondi già stanziati per l'Accordo di Programma Quadro tra Regione, Ministero dello Sviluppo e Invitalia (325 milioni di euro, di cui 150 cofinanziati dalla Campania) stavano per essere rapidamente assorbiti dalle numerose richieste di investimento pervenute allo sportello dell'Agenzia nazionale di sviluppo. Con l'approvazione del nuovo stanziamento di 850 milioni da parte del Cipe, che per l'80% andranno al Sud, si potranno sostenere in modo ampio e diffuso nuovi accordi di sviluppo e favorire l'afflusso in Campania di nuovi consistenti investimenti di grandi dimensioni. Non possiamo che esserne lieti per l'economia, le imprese produttive e l'occupazione dei nostri territori. L'azione della Regione per la crescita e l'incremento dei livelli di produzione va avanti e si arricchirà di nuove iniziative nel corso delle prossime settimane".