di Luigi Rinaldi

Il tumore al seno è la più frequente neoplasia femminile nonché la prima causa di mortalità per tumore tra le donne. In Italia la malattia colpisce poco più di cinquantamila donne all'anno. Nonostante questi numeri, però, questo tipo di neoplasia è anche una di quelle che presenta i più alti tassi di guarigione. Le probabilità di debellare la malattia sono tanto maggiori quanto più la diagnosi è precoce. Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne dai 50 ai 69 anni e va eseguito ogni due anni, su invito dell’ASL.
Il cancro del collo dell’utero (o della cervice uterina) è al secondo posto nel mondo, dopo quello della mammella, tra i tumori che colpiscono la popolazione di sesso femminile. Il test impiegato nello screening per il cancro del collo dell’utero è il Pap – Test, offerto ogni tre anni alle donne di età compresa tra i 25 ed i 64 anni.
I tumori del colon-retto colpiscono il tratto finale del tubo digerente. Sono dovuti nella gran parte dei casi ad una trasformazione (in un periodo molto lungo dai 7 ai 15 anni) in senso maligno di polipi, ossia piccole escrescenze derivate dalla riproduzione incontrollata di cellule della mucosa intestinale. I polipi, in molti casi, non danno sintomi e sono rilevati grazie alla colonscopia. Solo i polipi adenomatosi danno origine a lesioni precancerose da cui può sviluppare la neoplasia. Il cancro del colon – retto è il secondo tumore più frequente rappresentando il 13% di tutti i tumori diagnosticati. Lo screening per la diagnosi precoce di questo tipo di neoplasia si rivolge alla popolazione residente in Campania di età compresa tra i 50 ed i 74 anni e va eseguito ogni due anni.
E’ evidente che l’adesione al programma permette di salvare un numero significativo di vite umane e di effettuare interventi poco invasivi o addirittura di prevenire la comparsa stessa del cancro, attraverso la rimozione delle alterazioni che lo precedono.