di Marcello de Angelis

Ma Leonardo, anche se definiva se stesso un “homo sanza lettere, discepolo della esperienza” in quanto non conosceva né il greco né il latino, era anche tanto altro: la sua straordinaria capacità da autodidatta di indagare ogni aspetto della natura circostante, col duplice punto d’osservazione dello scienziato e dell’artista, lo portò ad essere anche un raffinato disegnatore, scenografo, anatomista, musicista e progettista.
Proprio su questa ultima caratteristica del suo eclettico carattere si basa la mostra “Leonardo Da Vinci, l’Orgoglio Italiano” che fino al prossimo 15 novembre sarà possibile ammirare a Sorrento, nella suggestiva cornice del Convento di San Francesco, in Piazza Gargiulo. L’evento itinerante dopo aver toccato Roma, Firenze, Milano, Matera, Salerno, Abu Daby, Sidney e Wenzhou in Cina, ha fatto tappa nel cuore antico della splendida cittadina costiera.
In una costruzione architettonica davvero suggestiva che fonde lo stile di epoca trecentesca con altri successivi, sono esposte le cosiddette “macchine” di Leonardo, realizzate sui progetti originali a grandezza naturale e perfettamente funzionanti da Mario Paolucci. Un’atmosfera particolarmente mistica regalata dalla scenografia naturale dell’ambiente circostante che ingloba resti provenienti da templi pagani ed altri antichi insediamenti, si potrà vivere l’emozione di avvicinare la celeberrima “macchina per il volo”, la visionaria intuizione con la quale il Da Vinci sognava di poter volare sfruttando un telaio costruito ricalcando la struttura alare dei pipistrelli e rivestita di tela di lino inamidata che la rendeva compatta e impermeabile; ma anche conoscere l’antenato del “paracadute”, altra creazione derivata dall’assunto “leonardesco” secondo cui l’aria è qualcosa di comprimibile su cui si può esercitare una resistenza tale da poter sostenere un corpo in volo: studi iniziati intorno al 1482, durante il soggiorno milanese. Si potrà poi provare la “bicicletta”, realizzata sui disegni ritenuti appartenenti al Maestro e rinvenuti nel Codice Atlantico, così come la “sega idraulica”, secondo il cui progetto un continuo movimento dell’acqua fungerebbe da spinta per mettere in movimento una ruota a pale- Quest'ultima permetterebbe ad una lama dentata verticale di tagliare un tronco poggiato su un carrello, fatto contemporaneamente avanzare grazie da un sistema di corde a loro volta tirate, sfruttando sempre l’energia idraulica, progetto derivante direttamente dai numerosi studi sulle acque e la loro canalizzazione.
Meraviglia dell’evoluzione tecnologica, ogni riproduzione esposta è dotata di un Qr Code che, inquadrato con lo smartphone permette di visualizzare sul proprio telefono, nella lingua scelta, tutte le informazioni sull’opera come epoca di costruzione e provenienza
Per aumentare l’esperienza di contatto col genio, tra le molte altre invenzioni esposte, la mostra è arricchita da una serie di pannelli illustrativi dei famosi codici Vinciani e la proiezione di una serie di video e filmati sulla vita di Leonardo.

Un viaggio a ritroso nel tempo fino al periodo rinascimentale per scoprire un po’ di più un vero genio, la sua intelligenza fuori dal comune e anche la sua stravaganza: è nota infatti la continua profonda insoddisfazione che nutriva verso ognuna delle sue opere, molte delle quali lasciate incompiute o solo al primitivo stato di progetti abbozzati, poiché convinto di non poter mai raggiungere la perfezione. Stravaganze di un genio dalla personalità complessa e, talvolta, misteriosa!