martedì 28 agosto 2018

Scuola: quando i genitori sono troppo permissivi con i figli

di Teresa Uomo 

La scuola sembra essere diventata ormai un bollettino di guerra: ragazzi che minacciano professori, adolescenti che bullizzano i compagni, bambini che aggrediscono coetanei ed insegnanti. Ma mentre le scuole si interrogano, i genitori dovrebbero fare un’analisi attenta ed una giusta riflessione sulle loro colpe, visto che tutto ciò che fanno fin da quando il loro figlio nasce alimenta quell’individualismo e quell’indifferenza verso l’autorità che sono il segno distintivo dei bulli. 

La piaga del bullismo trova le sue fondamenta nell’eccessivo lassismo da parte dei genitori che, invece di impartire ai propri figli le regole fondamentali e basilari del vivere quotidiano, li lasciano allo sbando, senza controllo. I genitori, per di più, non devono far vincere loro tutto, ma devono provvedere all’educazione dei figli: saper dire di no con forza. È vero, è difficile, ma si deve fare a tutti i costi, altrimenti ne verrà fuori un ragazzino viziato

Il ragazzino chiede di praticare un certo sport? Perché no! La mamma si organizza. Vuole i vestiti di marca? Certo, altrimenti gli altri lo prenderanno in giro. Desidera le vacanze estive migliori? Senza dubbio, e pazienza se magari i genitori ne faranno a meno o dovranno rinunciare a qualcosa. Ciò che conta sono loro. 

È chiaro che quando questo bambino, a cui i genitori allacciano le scarpe ancora a dieci anni, arriva a scuola, sarà molto difficile per lui accettare le regole ed integrarsi in un contesto comunitario che per lui è qualcosa di estraneo. Ed è proprio dallo scontro tra bambini cresciuti in maniera totalmente diversa e senza un’istituzione che ancora mantiene regole e divieti che nascono tutte queste difficoltà. 

Il giovane che ha troppa libertà in casa penserà che tutto gli sia dovuto, e si prenderà la libertà anche altrove, in casa di altri, a scuola o nei luoghi d’incontro con i suoi coetanei. Non avendo mai ricevuto un’educazione in tal senso non comprenderà termini come rispetto, osservazione, adeguamento e adattamento di sé agli altri o al luogo in cui si trova. 

Il bambino che è diventato adulto troppo presto senza avere una giusta formazione sarà un ragazzo ed un adulto incapace di fare da solo delle scelte, di avere dei pensieri e idee personali, di fare un cammino verso una meta precisa e di avere dei progetti concreti. La scuola non può e non deve sostituirsi alla famiglia, ma ha il compito di accompagnare il processo educativo e formativo degli alunni. 

Nessun commento:

Posta un commento