di Luigi Rinaldi
Napoli e la Campania al primo posto della classifica “Amministratori sotto tiro”, redatta da Avviso Pubblico, l’Associazione che dal 2010 monitora le minacce e le intimidazioni mafiose e criminali nei confronti degli amministratori locali e di persone che operano all’interno della Pubblica Amministrazione in tutta Italia.
Oltre a riportare i dati, il Rapporto analizza il fenomeno nella sua complessità, individuando le Regioni e le Province più colpite e distinguendo le intimidazioni e le minacce per tipologia, attraverso una dettagliata analisi, supportata anche da grafici e da pareri degli esperti.
E’ la Campania per il secondo anno consecutivo la regione in cui si registra il maggior numero di intimidazioni ad amministratori locali: 93 i casi censiti nel 2018, l’8% in più rispetto all’anno precedente. Nella classifica regionale, stilata da Avviso Pubblico per l’ultima edizione del Rapporto, la Campania precede, nell’ordine, la Sicilia con 87 casi (+10%), la Puglia con 59 casi, la Calabria con 56 e la Sardegna con 52 (+8%).
Al sesto posto la prima regione del centro-nord, la Toscana, che con 40 casi ha più che raddoppiato il numero di atti intimidatori registrati nel 2017, quando furono 19. A seguire Lombardia (39 casi), Lazio (36), Abruzzo (23) ed Emilia-Romagna (20): fatta eccezione per quest’ultima regione, stabile rispetto al 2017, in tutte le altre si e’ registrato un sensibile aumento dei casi censiti.
A livello provinciale, nel 2018 il territorio più colpito si conferma Napoli (47 casi, +38% rispetto al 2017) davanti a Palermo (25 casi), Roma (20), Reggio Calabria (17), Lecce e Agrigento (16) Caserta, Bari, Catania e Sassari (15 casi ciascuno). Il 45,5% dei 574 casi censiti da Avviso Pubblico nel 2018 si e’ verificato in Comuni con una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti: il 7% nei Comuni fino a 2 mila abitanti, il 12% dai 2 mila ai 5 mila, l’11,5% dai 5 mila ai 10 mila, il 15% dai 10 mila ai 20 mila.
Il 34,5% di intimidazioni e minacce, un caso su tre, sono avvenute in Comuni con oltre 50 mila abitanti. Un altro 20%, un caso su cinque, si e’ verificato in Comuni tra i 20 mila e i 50 mila abitanti. Sempre nel 2018 sono stati censiti atti di intimidazione e di minaccia verso amministratori locali in 45 Comuni che, in un passato più o meno recente, sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa: si tratta di 68 casi, il 12% del totale. Un primato al quale la città di Napoli e la nostra Regione rinuncerebbero molto volentieri.
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